Terza Categoria: dopo anni di stop a Stio è tornato il calcio ed è stata subito festa

Intervista all'attaccante Raffaele Catino

Di Christian Vitale

Intervista all’attaccante Raffaele Catino

Dopo alcuni anni di inattività, e lontananza dalle serie dilettantistiche, a Stio, in questa stagione è tornato a rotolare un pallone. La squadra, inserita nel girone E di Terza categoria salernitana, è arrivata al secondo posto in classifica del campionato regolare.
La promozione è stata centrata tramite i play-off, abbiamo raggiunto Raffaele Catino, attaccante dello Stio, per una breve intervista.

Sei arrivato in corsa, nel mercato di dicembre, nella rosa dello Stio. Cosa ti ha spinto a giocare con questa squadra?
Sono arrivato a dicembre nell’ A.C. Stio perchè questa è una seconda famiglia per me.
Ci persone uniche come Laurito Antonio, Fabio, Maurizio e Gianluca Trotta, elementi cosi sono difficili da trovare.

Il progetto iniziale prevedeva di lottare per i primi posti della classifica? Il tuo innesto è stato fatto in questa ottica?
Inizialmente si pensava a disputare un buon campionato, visto i numerosi 2000 in rosa al primo anno calcistico.
Il mio inserimento è servito per dare un pizzico d’esperienza in più a questa squadra.

La lotta per la zona play-off è stata molto agguerrita, quasi per tutto il campionato, quale squadra ti ha sorpreso nel girone E?
Si, la lotta per i play-off è stata agguerrita, un grazie va dato anche al regolamento, in Terza categoria non è previsto il distacco tra la seconda e le altre.
La squadra che mi ha impressionato? Sostanzialmente è stato un bel campionato, abbastanza livellato.

Secondo posto finale, un punto di distacco dal Montecorice capolista, la tua squadra si rimprovera qualcosa?
La gara di ritorno a Montecorice, da noi non è stata giocata a dovere. Merito anche a loro, chi vince il campionato ha sempre ragione per me.

La seconda piazza vi ha dato l’opportunità dei play-off. Credevate di raggiungere la promozione? C’era il timore di buttare via tutti i sacrifici di una stagione?
Quando affronti i play-off, dopo due settimane di stop e con pochissimi allenamenti nelle gambe, un po’ di timore c’è.
Sono partite secche, fortunatamente ho perso pochissime finali.

Quale sono stati i momenti più belli di questo campionato? E quelli più brutti?
Non dimenticherò la prima vittoria ottenuta con questo gruppo, poi in ogni allenamento a Stio sentivo la societá vicina, non ci ha fatto mancare niente.
Quello brutto sicuramente dopo il k.o. di Montecorice, un poco di amarezza al ritorno da quella gara c’era.
Molto toccante è stato il goal siglato dopo la perdita di mia nonna.
Era contro il Montecorice in casa, la rete del 2-1, ho alzato gli occhi e ho detto: “grazie tesoro”.

Il vostro gruppo, a tuo parere, è pronto per il campionato di Seconda categoria? Servirà qualche innesto, come si muoverà, secondo te, la società?
Rispordere a questa domanda non spetta a me, io sono un tesserato, un calciatore e devo fare solo il mio dovere: allenarmi, comportarmi bene, fare gruppo e segnare.

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