Capaccio Paestum, il clima si surriscalda in vista del ballottaggio

Toni accesi: polemiche e insulti in campagna elettorale

Di Paola Desiderio

Toni accesi: polemiche e insulti in campagna elettorale

CAPACCIO PAESTUM. L’opinione diffusa è che mai una campagna elettorale, nella città dei templi, aveva assunto in passato toni così accesi. Un po’ perché è la seconda volta in assoluto che bisogna ricorrere al ballottaggio per scegliere il sindaco, ma molto di più per l’influenza dei social. Facebook è una vera e propria tribuna politica. Ma resiste anche il sistema dei volantini e dei manifesti anonimi come quello comparso due giorni fa a firma di un sedicente Comitato di cittadini onesti, con il chiaro obiettivo di mettere in cattiva luce il candidato Franco Palumbo.
Proprio i manifesti sono stati l’oggetto dell’ultimo scontro a distanza tra Palumbo e Voza.

Il sindaco in carica ha preso le distanze da questa campagna fatta di volantini e comunicati anonimi. «Ci tengo a prendere le distanze da informazioni e notizie, vere e proprie denunce, che circolano in Città e che vengono diffuse attraverso volantini, manifesti e comunicati inviati alla stampa. ha detto Voza – Gli unici comunicati ufficiali sono quelli che contengono le mie dichiarazioni, trasmessi dalla mail dedicata alle elezioni 2017. Gli altri, provenienti da comitati elettorali, gruppi spontanei o altro sono prese di posizioni e considerazioni assolutamente autonome e spontanee. La politica delle accuse velenose non mi appartiene. Sono per la politica che parla delle idee, dei programmi, delle persone e che guarda al futuro della Città».

Ma Palumbo non si ritiene soddisfatto. «Ho letto che il sindaco Italo Voza ha preso le distanze dai manifesti ingiuriosi nei miei riguardi. Prima la sua coalizione e i gruppi a loro vicini mettono in piedi una macchina del fango senza precedenti, congeniata ad hoc da parte del suo team di comunicazione e ora vorrebbe prendere le distanze?» è il commento pungente di Palumbo. «Pur volendo accettare la sua posizione, per me è difficile comprendere il perché non abbia avuto nemmeno il buon senso di prendere il telefono in mano e chiamare il sottoscritto. Quello sarebbe stato un gesto di vicinanza per le calunnie e per le accuse infamanti che mi stanno rivolgendo. Pertanto, adiremo alle vie legali e chiederemo un risarcimento dei danni, il cui ricavato sarà devoluto in un fondo speciale per le persone bisognose di Capaccio Paestum. Basta con questo terrorismo psicologico che i suoi candidati eletti stanno mettendo in atto quotidianamente casa per casa». Intanto la proposta dei consiglieri di Voza di un confronto tra gli eletti dei rispettivi schieramenti, è stata respinta al mittente da quelli di Palumbo per i quali sarebbe «un tentativo in extremis di ribaltare i termini di una magra figura che si sta perpetrando a danno dello stesso Voza che sfugge all’invito di Franco Palumbo di confrontarsi democraticamente».

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