“Vergogna senza precedenti, è la morte della democrazia”
Parte all’attacco l’opposizione del gruppo “Camerota riparte” al comunue di Camerota. La questione è l’allontanamento in quanto dichiarato ineleggibile dal consiglio comunale di e senza alcuna possibilità di chiarimento, (la normativa sancisce 10 giorni di tempo per le controdeduzioni) di Giancarlo Saggiomo, nonostante i suoi 347 voti di preferenza che l’hanno dichiarato uno dei candidati più votati alle elezioni comunali dell’11 giugno 2017.
Enzo Del Gaudio tuona contro l’attuale amministrazione dichiarando: “Una vergogna senza precedenti, la morte della democrazia dettata dal volere di Scarpitta e Laino e Romano che se la rideva in prima fila. Tutto organizzato, ragazzi nuovi del Consiglio che hanno votato senza neanche pensarci due secondi, tutto era previsto ed organizzato e nel sottofondo, con microfono aperto ,si sente dire da Scarpitta :” fermiamoci su Giancarlo, facciamo parlare prima lui”, riferendosi a Laino al quale insiste per dare la parola. Vergognatevi,altro che nuovo, voi rappresentate la politica più vecchia e squallida degli ultimi 40 anni. La nostra opposizione contro l’arroganza sarà fatta senza sconti per nessuno, in quanto hanno mancato di rispetto a circa 350 camerotani che hanno votato Giancarlo”.
E’ partito in quarta anche il candidato Sindaco Pierpaolo Guzzo del gruppo “Camerota riparte” che ha dichiarato in conferenza: Altro che Rinnovamento e Rivo-luzione: una vera Restaurazione!
Con il primo consiglio comunale dell’era Scarpitta si è scritta una pagina nefasta della politica camerotana. L’espulsione illegittima del consigliere Giancarlo Saggiomo, con l’ausilio del voto dei “nuovi” consiglieri, resterà negli annali amministrativi del nostro Comune. Noi non ci fermeremo, contrasteremo nelle sedi opportune questo ignobile provvedimento. E’ evidente che l’amministrazione Scarpitta è in ostaggio dei responsabili del disastro contabile perpetrato nei confronti delle casse comunali e quindi dei cittadini.
Il gruppo Camerota Riparte farà tutto quanto nelle sue possibilità per informare i cittadini, promuovere iniziative e presentare progetti. Ma soprattutto onorerà l’impegno preso con i 1803 elettori che ci hanno sostenuto e che rappresentiamo.
Altrettanto duro Giancarlo Saggiomo che ha affermato: “Non intendo fermarmi – ha spiegato- farò ricorso al TAR e in tutte le sedi competenti e chiederò i danni a chi ha promosso e avallato tale ingiustizia. Si è trattato di una porcata un gesto ignobile dettato dalla paura e dalla cattiveria”.
Adesso si attende il responso del giudice del T.A.R. o della Prefettura di Salerno.