Capaccio Paestum, le azioni nei primi cento giorni di Franco Palumbo

Il candidato sindaco: “Saremo gli artefici del cambiamento”

Di Comunicato Stampa

Il candidato sindaco: “Saremo gli artefici del cambiamento”

“Il sindaco Voza si sottrae ad ogni confronto democratico. Ha già dimostrato ampiamente negli incontri pubblici di non avere idee per la Città. Scopiazzano idee così come hanno fatto, del resto, cinque anni fa con il programma del compianto professor Luigi Di Lascio. Già all’epoca hanno dimostrato la loro pochezza, oggi cosa intendono rappresentare questi signori?”. Il candidato sindaco Franco Palumbo rispedisce così al mittente le provocazioni degli ultimi giorni.
“Tali esternazioni sono il frutto di incapacità politica, che nulla hanno a che vedere con un sano confronto politico e che palesano anche una grande mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini” aggiunge Palumbo.

Sollecitato sul Governo cittadino e sulle prime azioni da compiere nei primi cento giorni dall’insediamento della Giunta comunale, il candidato sindaco Palumbo precisa: “Il primo cambiamento, se gli elettori ci conferiranno il loro consenso, si avrà proprio all’interno della macchina amministrativa perché con l’elezione del sottoscritto davvero si andrebbe a rinnovare il consiglio comunale. Da quel momento in poi, saremo subito pronti a lavorare per rispondere concretamente, con fatti e non con chiacchiere, alla fiducia accordataci dal popolo di Capaccio Paestum”.
“Ci attiveremo immediatamente per risolvere l’atavica emergenza idrica che interessa Capaccio capoluogo, facendo subito aumentare il flusso di portata e poi entro la fine dell’estate faremo captare una sorgente disponibile da immettere nella rete comunale; inoltre si interverrà sulla manutenzione della rete idrica interna utilizzando le risorse che oggi invece vengono spesi per i portaborse del Sindaco. Quindi, ripristineremo subito il manto stradale lungo le principali arterie, metteremo in sicurezza gli edifici scolastici e lavoreremo subito in accordo con la Regione Campania per trovare una soluzione definitiva alle esondazioni del fiume Sele. Infine, creeremo un ufficio tecnico per la progettazione e per la gestione dei fondi europei e riorganizzeremo gli uffici comunali per rispondere meglio alle esigenze di cittadini e imprese, senza licenziare nessuno come qualcuno in malafede vuol far credere. Queste persone andassero a cercare la parola rotazione sul vocabolario perché ha un significato completamente diverso rispetto a quello che i sostenitori di Voza vanno dicendo nelle case degli elettori. Il candidato sindaco ha voluto, quindi, fare alcune precisazioni anche sulle biomasse.

“C’è un solo dato di fatto, che risulta agli atti ufficiali del Comune, per far capire come una tematica così delicata ed importante sia stata sottovalutata dal Comune. Alla prima conferenza di servizi che si tenne a Napoli era presente solo un avvocato per conto del Sindaco. Se Voza ha affidato un argomento così delicato a una sola persona ben nota alla popolazione, il risultato non poteva essere che negativo. Su questa tematica, noi siamo stati chiarissimi dal primo giorno: il territorio ha bisogno di piccoli impianti di biodigestione anearobica, che non sono i bruciatori che voleva fare Voza, per consentire alle aziende zootecniche di risolvere il problema dei reflui”.

Quindi, Palumbo conclude: “Non è possibile che la casa di tutti i cittadini, venga utilizzata come se fosse la propria. Dov’è finita l’etica di una macchina comunale. Hanno portato il comune di Capaccio Paestum a una gestione clientelare e familiare, un esempio per tutti: l’Ufficio Tecnico Comunale. Tutto ciò è inaccettabile, è scandaloso. I cittadini però sono stufi, se ne sono accorti e glielo faranno capire il 25 giugno”

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