Nel Cilento si celebra “la regina di Novi”

L'appuntamento è in programma dal 16 al 18 giugno

Di Luisa Monaco

L’appuntamento è in programma dal 16 al 18 giugno

Scatta il countdown a Novi Velia per la prima sagra “La regina di Novi”, ovvero “a mozzarella inta a murtedda”.

Si tratta di un formaggio a pasta filata ottenuto dalla trasformazione del latte di vacca la cui zona di produzione tradizionale è individuabile in pochi comuni del basso Cilento. La denominazione nasce dalla millenaria usanza di confezionare le mozzarelle, che hanno una forma allungata e piatta, alternandole a fronde di mirto legate alle estremità coi rami sottili e flessibili delle ginestre. I “mazzi”, così comunemente denominate queste particolari confezioni, contengono 6 – 10 mozzarelle. Anticamente la mozzarella veniva prodotta vicino alle zone di pascolo e si presentava dunque l’esigenza di conservarla in involucri che la proteggessero durante il trasporto.

L’utilizzo del mirto, o mortella, non è casuale. Oltre ad essere una pianta sempreverde, è facilmente reperibile come essenza spontanea nelle zone della macchia mediterranea che caratterizza la flora del Parco del Cilento, e perché conferisce al prodotto un aroma molto particolare. Un’altra particolarità, oltre al modo originale di conservazione, sta nella lavorazione che consiste nel far maturare la cagliata, dopo la rottura, in assenza, o quasi, di siero il che conferisce al prodotto una consistenza compatta e asciutta con una pellicola esterna particolarmente doppia. Un tipico formaggio divenuto, col tempo, un prodotto a sé stante, diventando una delle caratteristiche paste filate nel Cilento. Questo formaggio è particolarissimo e va consumato dopo essere stato scartato dal mirto; conserva l’impronta delle foglie e dei rami sulla forma e, soprattutto, il suo aroma. Inoltre è impensabile utilizzare la mozzarella ind’à a mortedda per usi gastronomici. Questo prodotto va consumato da solo, o al massimo accompagnato da pomodori, prosciutto o sott’oli. Ciò per assaporare e gustare una squisitezza unica ed inimitabile. Un prodotto profumato, tipico, che Slow Food ha deciso di salvare fondando un presidio ad hoc per questa tradizione millenaria. Sicuramente un prodotto di nicchia che rappresenta un’eccellenza enogastronomica del territorio cilentano.

La sagra, che esordisce quest’anno per il primo anno, è in programma dal 16 al 18 giugno. Si alterneranno momenti di gastronomia ad altri musicali.

Questo il programma musicale della tre giorni.

16/06 – Rosario Francesco (campione mondiale organetto)
17/06 – Manuel Scarpitta e la sua folk band
18/06 – Frippline group

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