Accuse contro Marcello Ametrano: ritorsione per la causa d’incompatibilità?
VALLO DELLA LUCANIA. Non ha perso tempo Pietro Miraldi, consigliere comunale del M5S, a rispondere alle critiche apparse in un comunicato del gruppo di maggioranza Vallo al Centro. Quest’ultimo accusava l’esponente della minoranza di aver falsificato il proprio curriculum vitae nel quale indicava di essere in possesso della laurea anziché del diploma triennale.
“È in atto contro la mia persona un vile attacco personale da parte di un membro della maggioranza – dice Miraldi – Fino a quando ci si ferma alla politica mi sta bene, così come abbiamo fatto noi del Movimento 5 Stelle, ma indagare e chiedere verifiche sulla mia attività professionale non deve essere consentito”. Il riferimento è a Marcello Ametrano al quale i grillini contestarono l’incompatibilità della doppia carica di assessore e presidente della Yele, la società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sul territorio.
“Indagare (perché il modus operandi è quello di un investigatore privato) su quanti e quali incarichi ricopro è un atteggiamento meschino che purtroppo ha fatto ridere i diversi interlocutori che hanno ricevute le missive con carta intestata dell’Assessorato ai Lavori Pubblici, di cui ho dovuto (ahimè) anche prendere le difese in seguito alle domande “Ma questo fate a Vallo?” “Ma st’assessore non tene che ffa’?”, evitando così ulteriori brutte figure per il nostro Comune”, dice il consigliere del M5S.
“Caro assessore, io non devo nascondere un bel niente, tant’è che basta un click e ti appare tutto. Soprattutto perchè non sono incarichi politici, non sono frutto di alcun inciucio. A me la politica non dà stipendi”, conclude Miraldi.