Agropoli: chiusa la campagna elettorale. Inizia il dopo-Alfieri

Ieri gli ultimi comizi pubblici di Abate e Caccamo

Di Ernesto Rocco

Ieri gli ultimi comizi pubblici di Abate e Caccamo

AGROPOLI. È terminata ieri sera una campagna elettorale priva di grossi spunti, ma carica di polemiche e insulti arrivati anche tramite lettere anonime (l’ultima, la terza, recapitata all’assessore Massimo La Porta).

A chiudere gli appuntamenti pubblici i candidati a sindaco Agostino Abate e Consolato Caccamo. Assente invece Adamo Coppola che aveva deciso di concludere con un giorno d’anticipo i suoi comizi pubblici per essere presente oggi all’ultima inaugurazione dell’era Alfieri. Il sindaco uscente, infatti, ha tagliato il nastro di un campetto realizzato presso l’oratorio Santa Maria delle Grazie, a duecento metri dal palco su cui, allo stesso orario, parlava Abate.

Il candidato della coalizione Agropoli Bene Comune, però, non si è scomposto e ha sfruttato i pochi minuti dell’ultimo appuntamento pubblico (precedentemente avevano occupato gran parte del tempo per sé i consiglieri uscenti Malandrino e Rizzo) per fare il punto su idee e programmi. La sua candidatura è il frutto della volontà di dare un sostanziale cambio di rotta all’attuale modo di governare. Le priorità riguarderanno i giovani, la sicurezza in città, la sanità, gli investimenti nel settore culturale e in ambito urbanistico. Abate punta inoltre al definitivo rilancio del centro storico, di Trentova, ma senza speculazioni e ad interventi mirati nel turismo, basati in particolare sulla destagionalizzazione del settore. Il porto, infine, sarà leva per arrivare ad un altro punto importante del programma, lo sviluppo economico del territorio e con esso del commercio. Un ruolo primario lo avrà il sociale mentre in campo amministrativo i principi basilari saranno trasparenza e partecipazione. «Vi prego – è stato l’ appello finale di Abate – l’11 giugno prima di votare riflettete. Viva Agropoli!».

Dopo Abate sul palco è salito Consolato Caccamo, esponente del Movimento 5 Stelle, accompagnato dai consiglieri regionali Valeria Ciarambino e Michele Cammarano. Caccamo ha esordito rispondendo ancora una volta alle critiche della coalizione dell’amministrazione uscente e sottolineando l’importanza del cambiamento di cui si fanno portavoce dei cittadini e non dei politici. «Il M5S è nato ad Agropoli proprio per debellare un sistema. Noi abbiamo fatto politica dal basso e abbiamo creato un programma i governo attorno al quale sono arrivati i candidati», ha spiegato il candidato sindaco che poi ha sintetizzato i cinque punti del suo programma elettorale basato sulle parole d’ordine onestà, impegno, vivibilità, cultura, impatto zero e futuro. Più trasparenza, occasioni di lavoro, comune efficiente, turismo e servizi i punti cardine del programma dei grillini. Infine l’invito a votare Cinque Stelle per dire «Basta a questo sistema di governo e per portare una ventata d’aria nuova in città». Con l’ultimo appuntamento elettorale i Cinque Stelle sperano di aver recuperato un minimo di consensi, limitando i ripetuti autogol di alcuni candidati che nei giorni scorsi avevano allontanato gli indecisi.

Oggi tutti in silenzio: domani alle 7 si deciderà chi guiderà Agropoli in una nuova era dopo la fine del mandato del sindaco uscente Franco Alfieri, capace di guidare la città per un decennio. Info Cilento, seguirà gli scrutini in diretta a partire dalle 23.

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