Parla il presidente della formazione paestana
La Poseidon, squadra capaccese, ha disputato il campionato di Promozione. La formazione, inserita nel girone D, ha centrato la salvezza tramite i play out, dopo una stagione tribolata terminata al penultimo posto. Abbiamo raggiunto Eustachio Voza, presidente della Poseidon, per una breve intervista.
Quali erano gli obbiettivi societari a inizio stagione? Eravate soddisfatti della squadra allestita?
I nostri intenti erano quelli di raggiungere la salvezza diretta.
La squadra era la stessa dello scorso anno, stagione in cui siamo stati la miglior difesa.
Sicuramente eravamo soddisfatti della rosa.
I problemi sono sorti con gli infortuni di Di Lucia, D’Alessio e Melillo.
Il vostro campionato é partito discretamente. Mancava però la vittoria, era pesante far buone prestazioni senza riuscire a ottenere i tre punti?
Sicuramente il campionato quest’anno era più competitivo, quindi fare punti era difficile. Pensavamo comunque di recuperare gli infortunati ih tempi brevi, invece Di Lucia e D’Alessio hanno saltato tutto il campionato.
Visto che i risultati stentavano ad arrivare avete effettuato un cambio di tecnico. Eravate convinti di poter rimettervi in carreggiata per i play out?
Avevamo dato piena fiducia a tutti i calciatori. Il mister Caramante ha tentato di dare una scossa dimettendosi, restando comunque vicino alla squadra. La guida tecnica é passata cosi nelle mani di mr. Di Lascio.
Come é stata festeggiata la prima vittoria del vostro torneo, arrivata a fine febbraio nella giornata n.22? Pensavate di essere ad una svolta?
Sicuramente la prima vittoria è stata salutare, sapevamo che sarebbe rimasto comunque tutto in salita in chiave salvezza.
A fine stagione sono arrivati per voi i play out. Difronte avevate un Santa Cecilia in calo. Dovevate vincere per forza. Eravate ottimisti?
Noi abbiamo sperato fino alla fine di prendere il Santa Cecilia. Dopo lo sfoltimento della loro rosa, fatto a dicembre, era una squadra contro la quale potevamo ottenere la vittoria.
Nell’ultimo periodo, inoltre, sia il mister che la squadra hanno lavorato benissimo, soprattutto in previsione di affrontare i play out.
Qual è stato il momento più brutto del campionato? E quello più bello della stagione regolare?
Il momento brutto é stato quando abbiamo saputo che gli infortunati non avrebbero recuperato, sul mercato inoltre non vi erano calciatori che potevano fare al caso nostro.
Momenti belli c’è ne sono stati, anche dope le sconfitte, i calciatori mi ripetevano sempre: “Presidente in uno modo o nell’altro ci salveremo”.
Il gruppo ha sempre creduto nella salvezza.
Vi siete guadagnati la permanenza alla categoria sul campo. Avete già obbiettivi per il prossimo anno? Il nuovo impianto in erbetta, del “Mario Vecchio”, può dare ancora più stimoli?
La squadra si farà sicuramente cercando di migliorare. Penso che buona parte del gruppo sarà richiamata, spero in una piena ripresa degli infortunati.
Credo che il nuovo campo, inoltre, possa invogliare qualcuno a darci una mano ulteriore.