Attesa per la decisione del tribunale amministrativo
RUTINO. Potrebbe arrivare domani l’epilogo nella questione del comune di Rutino, dopo la decisione del Tar di Salerno di affidare alla camera di consiglio il compito di valutare e deliberare sui fatti (leggi qui). In paese sono ore di tensione in attesa dell’importante decisione della sezione salernitana del Tar che potrebbe annullare le elezioni fissate per l’11 giugno come potrebbe anche confermarle in via definitiva e sancire l’inizio di una nuova era per il piccolo comune cilentano. Sulla prima eventualità punta Gerardo Immerso, sindaco decaduto per effetto della legge Severino, che punta ad essere reintegrato nel suo ruolo di primo cittadino. La maggioranza, sicura di positive notizie in arrivo da Salerno, lo scorso 13 maggio non ha presentato una propria lista, anche perché sembra abbia trovato molti ostacoli in tal senso, per le prossime elezioni lasciando campo libero alla minoranza.
Una minoranza che però si è ritrovata ad affrontare un particolare problema ma è riuscita a superarlo egregiamente. Nel caso della presentazione di una sola lista per le amministrative, è previsto il commissariamento del comune qualora non si dovesse raggiungere il quorum, il 50%+1 degli aventi diritto. Una soglia difficile, se non impossibile da raggiungere, dato che nel computo degli aventi diritto rientrano anche gli elettori iscritti alle liste AIRE, cioè gli italiani all’estero. Giuseppe Rotolo, capo della minoranza, ha quindi dimostrato grande amore nei confronti nel suo paese e, onde evitare un disastroso commissariamento che non avrebbe giovato a nessuno, è sceso in campo con due liste allontanando lo spettro di un anno di nulla amministrativo. A capo della seconda lista vi è Davide Rotolo, figlio di Giuseppe, che guida una compagine di giovani vogliosi di farsi le ossa e acquisire esperienza nel mondo della politica.
Qualunque sia la decisione del Tar, di sicuro c’è che quello che ormai è diventato il “caso Rutino” potrebbe continuare per ancora molto tempo, il tutto sulla pelle dei rutinesi che potrebbero essere condannati ad assistere all’affondamento del proprio comune in un vortice paludoso dal quale sarà sempre più difficile uscire.