Polemiche e ricorsi nel comune cilentano
MAGLIANO VETERE. Si fa rovente il clima della campagna elettorale nel comune cilentano e lo scontro, oltre che nelle piazze, approda anche nei tribunali.
Una situazione complessa quella di Magliano Vetere dove a sfidarsi ci saranno Raffaele Caroccia e Carmine D’Alessandro. Quest’ultimo prova a riottenere la poltrona da sindaco dopo essere decaduto dalla carica in virtù di un ricorso presentato dai consiglieri Mario Caroccia, Giuseppe Corcilio e proprio da quel Raffaele Caroccia oggi suo sfidante. Motivo della contestazione il ruolo di presidente della fondazione Veteres, che aveva avuto rapporti diretti col comune.
Dopo la decadenza era stata Franca Tarallo, in virtù di facente funzioni, a reggere le sorti del comune.
Ora lo scontro prosegue e di nuovo nei tribunali. L’attuale minoranza consiliare, infatti, ha presentato un nuovo ricorso chiedendo “di valutare l’ammissibilità della lista capeggiata da D’Alessandro Carmine stante, ai sensi delle disposizioni vigenti, la sua ineleggibilità per il quarto mandato consecutivo; di verificare la presunta inosservanza della legge da parte dello stesso per le successive valutazioni e determinazioni conseguenti all’eventuale quarta elezione consecutiva cui non avrebbe diritto; di determinare e quantificare l’eventuale danno erariale a carico del predetto e dei consiglieri che andrebbero a convalidare l’elezione”.
In attesa della decisione dei giudici, però, è proprio la minoranza a dover incassare il primo scacco. Uno dei suoi candidati, infatti, non potrà prendere parte alla competizione elettorale per essere eletto al consiglio comunale. Si tratta di Giuseppe Cerruti. Quest’ultimo, infatti, è già consigliere comunale a Trentinara pertanto non avrebbe potuto presentarsi anche a Magliano Vetere.