Intervista a Mario Venuti, questa sera in concerto a Rutino
Domenica 14 maggio a Rutino, in occasione dei festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo, in Piazza Del Popolo a partire dalle 21.30 ci sarà il concerto di Mario Venuti, celebre cantautore di origini siciliane che presenterà i nuovi brani e i suoi più grandi successi.
Chi è Mario Venuti?
Di sicuro non sta a me dirlo, ma posso dire che Mario Venuti è artista a cui piace cambiare e sorprendere attraverso le trasformazioni. Ho una particolare attitudine al cambio di personalità, tra i miei autori preferiti c’è Fernando Pessoa che si è contraddistinto per aver una produzione letteraria con diversi eteronimi. Quello che faccio è sempre una sfida a cercare nuove espressioni, a dare un’immagine diversa di me. La mia musica non è impostata col pilota automatico e infatti spesso prende vie nuove.
Un cambiamento di sonorità molto chiaro nel Suo ultimo album “Motore di vita”…
Mi piace spaziare. Non c’era una precisa intenzione di fare un brano “dance-orient”. L’idea che è il corpo a guidare l’anima e non il contrario è molto provocatoria. Bisogna ridare centralità al corpo. La danza, quindi, diventa il modo migliore per esprimere questa catarsi. Quando si tratta di ballare e di cantare, ho pensato che la miglior colonna sonora potrebbe essere quella house degli anni ’90, note che ho apprezzato nei locali della mia giovinezza.
“Motore di vita” è anche un tour. Cosa vuol dire visitare l’Italia e scoprire i tanti piccoli borghi del nostro Paese?
Essere un musicista mi permette di girare l’Italia in lungo e in largo e di visitare quei piccoli paesi che la rendono unica. Ho visitato luoghi stupendi, ne ho apprezzato le bellezze paesaggistiche, quelle enogastronomiche con le tipicità culinarie diverse paese per paese. Adoro conoscere le persone, le loro storie, apprezzare il loro calore.
Qual è il Suo rapporto col Meridione, Sua terra d’origine?
Come quello che hanno tutti, di amore e di odio. Siamo coscienti di vivere in un Paradiso ma ci rendiamo conto che purtroppo è abitato da diavoli che non lo rispettano, con tutto quello che ne consegue.
La provincia di Salerno ed il Cilento sono territori che Lei conosce o sono ancora inesplorati?
Ho avuto occasione di conoscerli e posso dire che hanno caratteristiche molto particolari. Nella gente che li vive c’è una cultura di conservazione e di protezione. Una cultura che è diventata una prerogativa molto rara.
Oggi c’è il tour ma è già al lavoro sui prossimi brani?
La macchina della creatività a volte deve riposarsi ma poi il volano deve ripartire. La mia musa ispiratrice non mi ha ancora abbondato. E spero che sia così ancora per molti anni.