Falsi certificati medici per assumere marittimi: 45 a processo

I fatti risalgono al 2013

Di Redazione Infocilento

I fatti risalgono al 2013

VALLO DELLA LUCANIA. Assumevano marittimi e li mettevano in malattia con falsi certificati medici. A tre anni dalla maxi inchiesta della procura della Repubblica di Vallo della Lucania si è aperto il processo per 43 armatori, medici e funzionari finiti sotto accusa. I fatti risalgono al 2013. Dalle indagini emerse che i periodi di malattia superavano in generale ben oltre il 60% rispetto l’imbarco effettuato. I marittimi ricevevano anche la disoccupazzione, nonostante erano in malattia e percepissero già del denaro.

In particolare sarebbero stati prescritti 50 anni di false malattie per quattro anni ad un elevato numero di marittimi: 35 anni di questi solo per il mal di schiena. Le indagini portarono allo smantellamento di tre associazioni a delinquere da parte della guardia costiera di Salerno. Quarantacinque le persone che furono indagate. Gli armatori e i medici furono anche arrestati. I danni all’Inail, all’Inps e al Sasn (servizio assistenza sanitaria ai naviganti) si aggirerebbero intorno ai due milioni di euro. Gli armatori che finirono in manette sono tutti del Cilento tre di Scario, e uno di Casalvelino. Coinvolti anche quattro medici del servizio sanitario ai naviganti. Ieri presso il tribunale di Vallo la udienza del maxi processo dinanzi al collegio dei giudici presieduto dal presidente del tribunale Gaetano De Luca.

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