Svincolo sulla A3 pericoloso, sindacati chiedono interventi

“Le lunghe code in prossimità dello svincolo autostradale di Pontecagnano, in direzione nord, mettono a rischio l’incolumità degli automobilisti. Si intervenga subito”.

Di Comunicato Stampa

“Le lunghe code in prossimità dello svincolo autostradale di Pontecagnano, in direzione nord, mettono a rischio l’incolumità degli automobilisti. Si intervenga subito”.

Sicurezza della circolazione in prossimità dello svincolo autostradale Pontecagnano, la Cisl Salerno chiede garanzie. Il sindacato ha inviato una lettera al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, al responsabile del compartimento Campania dell’Anas, l’ingegnere Nicola Prisco, il capo compartimento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria per l’Anas, Vincenzo Marzi, e ai sindaci delle città di Salerno e Pontecagnano Faiano, Enzo Napoli ed Ernesto Sica, per rappresentare la grave situazione che quotidianamente si registra in direzione nord del tratto autostradale, esattamente allo svincolo di Pontecagnano.

In particolare, tutte le mattine e nelle ore di punta, lungo la carreggiata, si realizzano lunghe code, causate dal complesso assorbimento da parte della viabilità ordinaria dei volumi di traffico in uscita dall’arteria autostradale.
Una situazione insostenibile per il sindacato. “A determinare tale condizione vi è anche la successiva ed immediata convergenza con la rampa di uscita della direzione opposta, con il traffico che si convoglia in una sola corsia fino all’immissione per la tangenziale di Salerno e la Statale 18 Tirrena inferiore”, affermano Gerardo Ceres, segretario generale della Cisl provinciale, ed Ezio Monetta, segretario generale della Fit Cisl Salerno, firmatari della nota.

“Comunque sia, l’evidenza che si registra quotidianamente è lo stato di estrema pericolosità ed insicurezza che si determina a causa della coda lungo la carreggiata autostradale. Rimettiamo, pertanto, che si debba intervenire – sin da subito – approntando soluzioni che limitino i pericoli per gli automobilisti e, nel medio lungo periodo, prevedendo nella programmazione pluriennale interventi correttivi definitivamente risolutivi”.

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