Il Tar ha rinviato al 23 maggio la decisione, nel frattempo sabato 13 si presentano le liste
RUTINO. A un mese dalle amministrative per il rinnovo dei consigli comunali dell’11 giugno c’è ancora mistero su quelle di Rutino. Dopo che il tribunale di Appello di Napoli ha dato ragione al decaduto sindaco Gerardo Immerso, accertando che era stato condannato in secondo grado a sua insaputa e la sua impossibilità a difendersi in Cassazione, si attendeva per ieri la decisione della sezione distaccata di Salerno del Tribunale Amministrativo Regionale che avrebbe dovuto far luce sulla situazione.
La decisione è arrivata ma la nebbia che si è addensata sulle elezioni non è stata affatto diradata. Il Tribunale salernitano ha respinto la domanda di misura cautelare monocratica presentata dal sindaco decaduto e ha fissato per la trattazione collegiale la camera di consiglio, prevista per il 23 maggio prossimo, che dovrà deliberare se sospendere il decreto del Prefetto di Salerno che ha convocato i comizi elettorali, quello del Presidente della Repubblica che ha sciolto il consiglio comunale e la delibera di quest’ultimo sulla revoca della convalida delle elezioni.
Il rinvio di tale sentenza è stata decretata perché, come si legge nel documento del Tribunale, non vi è «estrema gravità ed urgenza». Da sottolineare che quanto stabilito dal Tar non preclude alcunché e infatti l’iter va avanti. Venerdì 12 maggio si apre la finestra per la presentazione delle liste e ci sarà tempo fino al giorno successivo. Chi ha intenzione di proporre la propria candidatura al popolo rutinese dovrà farlo in questo lasso di tempo. Elezioni in bilico, quindi, fino al 23 maggio ma nel frattempo potrebbe arrivare una decisione della Prefettura che le allontanerà del tutto, reintegrando Gerardo Immerso nel suo ruolo di sindaco fino al 2021, scadenza naturale del mandato.