Gelbison sconfitta in casa, ma la stagione resta ottima

Raggiunto l'obiettivo della salvezza tranquilla, anche grazie al lavoro serio della società e del tecnico

Di Bruno Marinelli

Raggiunto l’obiettivo della salvezza tranquilla, anche grazie al lavoro serio della società e del tecnico

La Gelbison chiude il campionato con la sconfitta interna contro il Potenza. Pepe ha schierato più o meno la formazione titolare, ma non è stata una bella partita per i vallesi, anche se non contava nulla. Nel primo tempo i rossoblu hanno sciorinato un calcio decisamente migliore che nella ripresa, dove hanno subito le offensive della squadra di Biagioni che ha fatto di più per portare a casa i 3 punti. Nella prestazione complessiva della Gelbison occorre salvare Ferraioli: centrocampista ancora una volta in grado di offrire ottimo dinamismo in mezzo al campo. L’esterno scuola Nocerina, si è rivelato per tutta la stagione un acquisto azzeccato ed è l’esempio di come la dirigenza rossoblù sia  riuscita a scovare giovani interessanti, con un lavoro molto competetente. La chiave della stagione della Gelbison è qui: programmazione, idee e capacità di metterle in pratica.

La stagione dei vallesi può definirsi ottima per ciò che concerne il raggiungimento dell’obiettivo stagionale: la salvezza tranquilla. Rossoblu che hanno lottato per i playoff per buona parte della stagione, ma non hanno avuto la cattiveria e la voglia di puntare più in alto. Un piccolo rammarico deriva proprio da questo aspetto per la squadra vallese. Il Morra infatti è stato un fortino importante quest’anno, ma alcune sconfitte interne nel finale, piuttosto discutibili per la tecnica mostrata, (ad esempio lo 0-1 contro il Cynthia), hanno impedito qualcosa di più. Tra i giocatori più forti, oltre a Ferraioli ad aver reso benissimo è stato D’Orsi. Il giocatore di Roccapiemonte è di categoria superiore, fortissimo nel gioco aereo e negli anticipi. Ottimi anche Maggio, autore comunque di 11 reti, che non sono poche per un centravanti, e Cappiello anche lui in doppia cifra. Buona anche la stagione di Manzillo, sempre un’alternativa importante con la sua facilità di calcio, mentre D’Agostino si conferma portiere di ottimo livello. L’impianto base della Gelbison c’è, occorrerà capire se la società, cui va fatto un grande plauso, sarà in grado di mantenerlo. Se così sarà, specie se ancora sotto la guida di Alfonso Pepe, tecnico assurdamente criticato da qualcuno, la Gelbison potrà fare tesoro di questo campionato e riconfermarsi nel prossimo. Le premesse ci sono tutte. Bisognerà disporre però anche dell’umiltà per ricominciare da capo, senza credersi arrivati. Una qualità che ha sempre contraddistinto la nuova dirigenza, che ha portato i risultati che tutti conosciamo.

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