Pisciotta, ecco l’imposta di soggiorno per l’estate 2017

Un contributo da versare nelle casse del Comune per favorire la destagionalizzazione turistica

Di Antonella Capozzoli

Ecco le tariffe

Anche per l’estate 2017, nello specifico per i mesi di Luglio e Agosto, il Comune di Pisciotta ha adottato l’Imposta di soggiorno. Soggetto passivo dell’imposta è il visitatore che, non residente nel Comune, deve versare un contributo – stabilito con delibera del Consiglio Comunale n. 32 – a persona  e per pernottamento, fino a un massimo di dieci pernottamenti –  per persona e per mese – .

Presupposto dell’imposta è il pernottamento in una delle molteplici strutture ricettive situate nel territorio del Comune di Pisciotta ( Hotel, agriturismi, ostelli per la gioventù, B&B).

Le tariffe

Mese di luglio: 0.50 euro a pernottamento, a persona per le strutture ricettive, fino a un massimo di dieci pernottamenti consecutivi per il mese corrente.

Mese di agosto: 1,00 euro a pernottamento per le strutture ricettive, fino a un massimo di dieci pernottamenti consecutivi per il mese corrente.

Sono esenti dal pagamento dell’imposta di soggiorno:

  • Minori fino a 16 anni;
  • Portatori di handicap grave, compreso un accompagnatore;
  • Coloro che lavorano presso la struttura ricettiva in cui pernottano;
  • I soggetti che assistono i degenti ricoverati presso strutture sanitarie del territorio;
  • I genitori, o accompagnatori, che assistono i minori di dicotto anni ricoverati in presso strutture del territorio
  • Volontari presso il territorio del Comune di Pisciotta;
  • Appartenenti alle forze di polizia, locali e statali;
  • Una guida e un autista di pullman per ogni gruppo di 20 persone.

I soggetti che pernottano nelle strutture ricettive del territorio sono tenuti a versare l’imposta,  al termine di ciascun soggiorno, al gestore della struttura; questi provvede alla riscossione dell’imposta, al rilascio della quietanza, e al versamento successivo al Comune.

In caso di omesso, ritardato o parziale versamento dell’imposta si rischia una sanzione amministrativa pari al 30% dell’importo non versato.

 

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