Cilento: concluso il viaggio sulle via della transumanza

Un percorso per la riscoperta della Tradizione e la salvaguardia della biodiversità, degli usi e della storia locale

Di Comunicato Stampa

Un percorso per la riscoperta della Tradizione e la salvaguardia della biodiversità, degli usi e della storia locale

Dopo due giorni in strada e 28km di tragitto si è conclusa la prima traversata a piedi da Cannalonga al Monte Cervati, un viaggio rurale lungo gli antichi sentieri della transumanza per collegare la costa cilentana con le zone pedemontane del territorio. Tra non poche difficoltà ma con molto entusiasmo La “Compagnia re ‘u caso” è riuscita a raggiungere a piedi il Monte Cervati partendo da Cannalonga e portando con sé oltre 50kg di formaggio da maturare in alta quota. Piacevole e di rilevante interesse la partecipazione delle aziende locali che, incuriosite dalla manifestazione, hanno offerto alcuni formaggi da transumare; è il caso di Filomena Merola dell’azienda Amaltea di Montano Antilia e di Mario Di Bartolomei, del Caseificio Le Starze di Pattano.

Ad ospitare le pezze di cacio sarà il Rifugio Cervati del comune di Piaggine, situato in località Chianolle a circa 1600 metri slm, dove i formaggi resteranno per tre mesi dopodiché verranno riportati a piedi a Cannalonga per essere degustati durante l’anteprima della Fiera della Frecagnola che si terrà a Cannalonga l’8 e il 9 luglio.

“Il nostro obiettivo – dichiarano gli organizzatori – è stato raggiunto. Un folto gruppo di amici costantemente impegnati sul territorio per la riscoperta della Tradizione rurale, ha partecipato a questo progetto garantendo coinvolgimento e dedizione per la valorizzazione degli usi e della storia locale. La musica di Domenico Monaco, contastorie del Cilento è stata la nostra colonna sonora e i suoi versi hanno fatto da apertura in Piazza del Popolo prima della partenza.

Siamo convinti – proseguono i ragazzi – che il Futuro del Cilento possa essere immaginato solo con la consapevolezza del Passato. Diventa fondamentale, quindi, riscoprire la ruralità per capire le potenzialità sulle quali investire.

Il viaggio – concludendo – è stato lungo ma i consigli di Simona Ridolfi, Presidente de La Via Silente, e di Attilio Romano, cartografo e presidente di Alta Quota Trekking, sono stati preziosi e ci hanno consentito di raggiungere il Santuario di Maria Ss. della Neve del Monte Cervati dove l’Arciconfraternita di Sanza ci ha calorosamente accolti prima dell’ultimo tratto che dalla vetta più alta della Campania giunge in località Chianolle di Piaggine dove gli amici del Rifugio Cervati Casa Rosalia ci aspettavano con fusilli e bollito di capra.
Il contributo di botanici, come Riccardo Di Novella e Alessandro Di Polito, ci consentiranno di affinare il formaggio utilizzando la particolarità aromatica delle erbe locali sotto l’egida del maestro assaggiatore Nicola Memoli per ottenere, finalmente, un prodotto degno del territorio: il formaggio di capra cilentano stagionato in alta quota e aromatizzato con le erbe del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.”

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