Cilento DiVino: una vetrina per il Cilento

Il report dell'evento Cilento DiVino tenutosi a Pioppi il 28 ed il 29 Aprile 2017.

Di Bruno Sodano

Il report dell’evento Cilento DiVino tenutosi a Pioppi il 28 ed il 29 Aprile 2017.

Cilento DiVino è stato un evento molto emozionante. In uno dei posti che amo di più nel Cilento,fra I più suggestivi, vivendo le vere eccellenze del territorio raccontare da persone che sono delle vere e proprie istituzioni in campo enogastronomico e culturale. Iniziamo per gradi. L’evento è iniziato il 28 aprile 2017 presso il Karibu club di Pioppi ( Salerno, Pollica, Cilento ). L’organizzatore Rino Elefante, impeccabile in ogni cosa, ha presentato il progetto alla presenza di alcuni ospiti fondamentali, tra cui L’Associazione per la Dieta Mediterranea Angel Keys, il Prof. P. Strazzullo ordinario dell’Università Federico II di Napoli e presidente del SINU (Società Italiana Nutrizione Umana) e la Dott.ssa Maria Sarnataro, delegato dell’ AIS ( Associazione Italiana Somelier ) dell’area del Cilento e Vallo di Diano e vicepresidente dell’area regionale. Durante la presentazione sono stati presentati tutti gli sponsor e partner della manifestazione ed è stata discussa l’importanza della Dieta Mediterranea sia a livello salutare che a livello mondiale. La Dieta Mediterranea è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio immateriale culturale dell’umanità. Ed è proprio a Pioppi che Angel e Margaret Keys scrissero il loro famoso libro ” Eat Well and Stay Well: the Mediterranean Way ” nella loro casa. La loro abitazione, sita in contrada Minnelea, divenne il laboratorio di igiene fisiologica ed è qui che confluirono, nei vari anni, ricercatori da ogni parte del mondo. La Dieta Mediterranea ha la sua storica sede a Pioppi. Fra le cose più importanti sono state discusse l’incidenza del sale nella nostra alimentazione e l’importanza del vino. Usare poco sale e integrare un buon bicchiere di vino, durante i pasti, aiuta a migliorare notevolmente la qualità della nostra vita. Per la prima volta è stato possibile vivere un’esperienza così significativa e ricca di contenuti. Un buon vino nasce da un buon vigneto ed una buona cantina nasce dal sacrificio, dal lavoro e dalla passione di chi ha dedicato una vita nella lavorazione di materie prime di eccellenza nate in terreni di difficile coltivazioni ma che si prestano in modo ottimale all’allevamento della vite, grazie a tutta una serie di condizioni naturali favorevoli. Conosciamo un po’ i produttori che hanno presenziato all’evento.

ALFONSO ROTOLO

nda che lavora il vino da 3 generazioni, ognuna con i suoi modi ed i suoi tempi. Alfonso, tecnico enologo, ha la sua azienda ubicata a Rutino ed il primo vigneto ( ancora in produzione) fu impiantato dal nonno nel 1938. Il suo prodotto di punta è Valentina. Un Fiano 100% che sta a 500 mt di attitudine ed ha una fermentazione al 50% in acciaio e al 50% in barrique. Il nome è dato dalla sua bellissima figlia. I vini vengono distribuiti anche all’estero ( Giappone, Stati Uniti d’America, Belgio ed Olanda ).

FATTORIA ALBAMARINA

La particolarità di questa cantina è che i suoi vigneti sono a 200 mt dal mare di Palinuro ed è questa posizione strategica che caratterizza la tipicità di questo prodotto. Prodotto di punta è il bianco Valmezzana Fiano IGP Campania, che si presenta fruttato con note di mela limoncello ed albicocca. Distribuzione estera ( Lussemburgo, Svizzera, Germania e a breve in Canada )

CANTINA BARONE-COBELLIS-PIPPO GRECO

Cantine molto giovani ma che non temono la concorrenza data la forte qualità dei loro prodotti. La cantina Barone sta riscoprendo il Santa Sofia con la tutela delle vecchie uve autoctone. Fatto come si faceva una volta con una parte di raspi e soprattutto con i lieviti indigeni ridando quei profumi e quei sapori che si sentivano una volta nei vicoli del Cilento.

Distribuzione estera ( Svizzera e Germania );

La cantina Cobellis ha 30 ettari di vigneto. Prima azienda cilentana a produrre il coda di volpe dal sapore molto fruttato e, a parer mio, buonissimo. Da poco distribuzione estera.

Pippo Greco è una cantina giovanissima, 2013 è stata la prima annata del Fiano. Fermentato in barrique con una grande complessità del suo sapore: vaniglia e tanta menta. Distribuzione estera ( Spagna, Germania e Svizzera )

AZIENDA VITIVINICOLA CARMINE BOTTI

Un’azienda nata 30 anni fa. All’avanguardia nelle tecniche di produzione mantenendo alta la tradizione. I vitigni vengono curati personalmente dal titolare e solo i grappoli perfettamente maturi vengono destinati alla vinificazione. È la prima azienda a produrre nel Cilento il Primitivo Paestum.

AZIENDA AGRICOLA CASE BIANCHE

Azienda nata nel 2000 a Torchiara adotta il metodo di coltivazione biologica e segue il programma di di gestione aziendale ” agroecologico ” puntando sulla differenza tra materia e vita. Vinificano immediatamente dopo la raccolta manuale delle uve che lasciano fermentare nel rispetto della materia vita.

LUIGI MAFFINI

Negli anni ’70 fu impiantato il primo vigneto di famiglia e nel ’96 nasce la prima vera sfida, Kratos: la massima espressione di un territorio incontaminato. Azienda biologica certificata che stringe un legame molto stretto tra 3 variabili: uomo, vitigno e territorio ed questo che porta alla riconoscibilità del vino negli anni, secondo il produttore. Un’azienda che non scinde dai suoi principi: si possono produrre varie etichette ma sempre strettamente legate al vigneto. Distribuzione all’estero buona.

POLITO VITICOLTORI

Azienda nata negli anni ’60 ma è solo nel 2000 che l’azienda ha una svolta e nel 2005 si imbottigliano le prime 5000 bottiglie di Cilento bianco DOC e Aglianico Cilento DOC. Oggi si contano 50.000 bottiglie in produzione e Carlo, figlio del proprietario, è il principale promotore dell’azienda. Il suo obiettivo è quello di avvicinare le persone al gusto del buon bere. Un prodotto che io trovo eccellente è l’elisir di Venere. Un infuso di agrumi in vino Fiano che si accompagna alla perfezione ad ogni tipo di antipasto o stuzzicheria, soprattutto se a base di pesce o verdure. Da provare con le bollicine. Sublime.

Fra le altre cantine presenti troviamo: Ermma; De Conciliis; Salvatore Magnoni; San Salvatore 1988; Verrone; Marino.

La presenza dell’AIS all’evento è stata fondamentale anche grazie alla Dott.ssa Maria Sarnataro che riesce a comunicare il vino con una semplicità disarmante.

Durante le due giornate sono stati tenuti due laboratori che si sono rivelati una vera e propria scommessa-provocazione, vinta su tutti i fronti in quanto agli 80 partecipanti è stata data l’occasione di scoprire vari formaggi di diverse provenienze e stagionature, uniti alla soppressata di Gioì, con l’abbinamento di varie espressioni di Fiano. È stato sorprendente scoprire la grande variabilità di espressione di questo vino che ha tenuto testa ai prodotti più rappresentativi di tutto il territorio cilentano. Una vittoria per il vicepresidente regionale AIS ed una grandissima esperienza per tutti i partecipanti.

Oltre il Vino c’è stato il buon cibo ed il Cilento è terra di prodotti invidiati da tutto il mondo.

Vari sono stati gli show cooking ed in ognuno di loro è stata mostrata la preparazione di alcuni dei piatti più rappresentativi del Cilento utilizzando i prodotti più famosi di questa terra. Ad aprire il palcoscenico è stata la pizza fritta cilentana secondo la pizzeria ” Da Zero ” che ha improntato tutta la sua impresa sull’utilizzo di prodotti certificati, molti dei quali bio, partendo da zero, a cominciare dalle farine e dal lievito madre.

Giovanni e Rosa Positano, della ” Chioccia d’Oro ” di Novi Velia hanno proposto uno dei piatti di punta del ristorante di famiglia. Azienda a carattere familiare dalla forte tradizione cilentana. Coniglio disossato ripieno di ortaggi di stagione. Oggi troviamo i famosi carciofi del Cilento con funghi porcini; domani troveremo i fiori di zucca. Un piatto semplice e genuino che con un po’ di Olio EVO riesce a far sposare la delicatezza della carne bianca con i sapori della terra cilentana.

Una regina indiscussa della cucina cilentana è sua maestà ” La Mulegnana M’buttunata ” proposta dalla cuoca patron Anna Nigro del ristorante ” Anna Dei Sapori “. Un’azienda in cui si fonde la tradizione contadina, la cultura dell’accoglienza e la passione per la ristorazione. Il posto ideale dove poter gustare il Cilento. La melenzana imbottita è ripiena di uova, cacioricotta di capra e pepe. Fritta in olio EVO e passata in pomodoro.

Lo chef Biagio Veneri in forza presso Sosta Mediterranea, Oasi Fiume Alento, ha proposto dei piccoli panini caserecci ripieni di minestra strinta ( stretta ) fatta da verdure di campo ( borragine, cicoria, ortica, bieta, finocchietto selvatico, etc ) precedentemente bollite e passate in padella con una patata bollita, aglio, olio EVO ed un po’ di peperoncino. È stata proposta anche una crema di ortica e patate su crostini di pane casereccio.

Un’altro piatto tipico della tradizione culinaria cilentana è stato proposto dallo chef Stefano Crescenzo dell’agriturismo ” Zio Cristoforo ” di Casal Velino. Sto parlando della ” Carcioffola M’buttunata “. Il famoso carciofo bianco del Cilento ripieno di cacioricotta di capra presidio slow food, prodotto dalla stessa azienda, uova e prezzemolo. Prima leggermente fritti e poi cotti in salsa di pomodoro. Ogni commento sarebbe superfluo.

A concludere gli show cooking è stata lo chef Franca Feola, patron de ” La Locanda Le Tre Sorelle ” di Casal Velino, affiancata dallo chef Angelo Elefante, patron del Karibu Club, che ha proposto una zeppetta antica di polpette di alici in salsa pomodoro e basilico. Impasto fatto da alici di menaica fresche, senza lisca, tagliate a pezzetti, con cacioricotta di capra, uova, basilico, menta, sale e pepe. Fritte in olio EVO e ripassate in salsa di pomodoro.

Presenti sempre all’evento sono stati produttori di eccellenze biologiche e cilentane.

Il birrificio artigianale Fiej, nato a Castelnuovo Cilento, dalla passione e l’impegno di tre ragazzi fra cui l’appassionata Carmen Ridolfi che riesce a comunicare la vera identità di questa azienda nata in un territorio dove veniva svolta un’importante fiera ( Fiej ) del bestiame; il produttore Giuseppe Pastore che ha fatto della qualità dei prodotti cilentani un vero e proprio stile di vita creando prodotti che solo rispettando e studiando la materia prima in ogni sua componente riesci a realizzare. Eddy Masiero ed il suo gruppo che, da Vicenza, hanno esposto il loro lavoro nel Cilento. Bio champagne è un brand che seleziona etichette che producono secondo la loro filosofia. Pensiero che si sposa su prodotti naturali, biodinamici e biologici promuovendo una scelta di etichette ottime dal prezzo giusto. Il Cilento per loro è una casa dove vivere serenamente ciò in cui credono ed è una cosa, a mio avviso, bellissima.

Partner di Cilento DiVino è Cilento’s, un circuito che mira alla crescita del territorio e delle singole aziende attraverso una sinergia tra produttori. Durante i due giorni sono state distribuite gratuitamente le card del circuito.

L’evento si è concluso con l’esibizione di Pina Speranza e Cilento Tarant.

Concludo il mio interminabile report facendo i complimenti a tutta l’organizzazione ed in particolare a Rino Elefante, perfetto show man, che è stato in grado di creare insieme ad Anna Nigro, Ornella Mastrogiovanni, Toni, Angelo Elefante e la bravissima ed instancabile Melania Damiano non un semplice ritrovo fra produttori e consumatori ma ha dato vita ad un evento che è una vetrina del Cilento. Un evento che andrebbe promosso da ogni ente e singolo cittadino cilentano perché io non ho visto singole entità che promuovevano i loro eccellenti prodotti : io ho visto una sinergia, creatasi nella Capitale Mondiale della Dieta Mediterranea, fra tutto quello che è di più rappresentativo di questo territorio riprodotto in un contesto familiare, elegante e semplice, in un modo così… perfetto.

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