Un flusso continuo di amici, colleghi, conoscenti e cittadini alla camera ardente allestita in municipio
PERITO. Antonello Apolito, sindaco in carica di Perito, ha esalato ieri sera l’ultimo respiro. Da tempo lottava contro un male incurabile che lo aveva costretto a operazioni e lunghe terapie. Dal 2011 era primo cittadino del centro cilentano, confermato con larga maggioranza lo scorso anno. Da circa 20 giorni la nascita del piccolo Giovanni, aveva reso lui e la compagna, Concetta D’Agostino, genitori.
Già nella tarda serata di ieri, è stata allestita la camera ardente presso l’aula consiliare del comune. Un flusso continuo dalla prime ore della mattinata di amici, colleghi, conoscenti, rappresentanti delle istituzioni e semplici cittadini che hanno voluto esserci per rendere l’ultimo omaggio ad una persona speciale e benvoluta da tutti. Le esequie sono state fissate per domani mattina alle 10.00.
Tanti i messaggi di cordoglio arrivati anche dai colleghi amministratori. «La notizia della sua prematura scomparsa mi ha scosso e intristito – scrive Mauro Inverso, sindaco di Orria e presidente dell’Unione dei Comuni Valle dell’Alento di cui Apolito era vicepresidente – quando un uomo delle Istituzioni ci lascia, in particolare un Sindaco di una comunità, si sente maggiormente il senso di smarrimento che investe gli animi dei cittadini. In questo anno da Sindaco di Orria ho avuto modo di approfondire la conoscenza di Antonello sia come Sindaco che come uomo e amico. Di lui ho potuto apprezzare la passione, l’attaccamento, l’amore per la terra in cui è cresciuto e che ha segnato ogni momento della sua vita pubblica e privata».
Breve ma intenso il messaggio di un commosso Eros Lamaida, sindaco di Castelnuovo: «Che la terra ti sia lieve grande sindaco. Riposa in pace carissimo Antonello». Commosso anche il sindaco di Torchiara Massimo Farro: «La notizia che non avrei mai voluto leggere». «Giornata triste e struggente – il pensiero di Franco Alfieri – le mie più sentite condoglianze alle persone che lo amavano, alla compagna e al piccolo Giovanni appena nato».