Intere coltivazioni distrutte dal freddo
CASTELCIVITA. Le temperature al di sotto della media delle scorse settimane, unite ai venti freddi, hanno determinato effetti dannosi sulle viti nella delicata fase fenologica del germogliamento. Non è la prima volta che il mese di aprile riserva all’agricoltura questi scherzi. Accadde anche in passato con notevoli danni alla produzione. A partire dalla sera di Pasqua, il freddo, anche in questo 2017, ha messo in crisi i viticoltori.
La situazione peggiore si registra al nord dove il vento di tramontana ha determinato temperature sotto lo zero con danni stimati tra il 60% e l’80%. Ma il freddo non ha risparmiato anche il sud. In Campania, dove lo scorso anno una gelata di aprile interessò l’Irpinia, i problemi sono stati segnalati ai vigneti nel beneventano e nell’avellinese. Nel comprensorio del Parco, invece, è stata l’area degli Alburni a soffrire di più per l’improvvisa e intensa ondata di freddo.
Interi vigneti sono stati letteralmente distrutti dal freddo e c’è già chi si appella ai comuni affinché venga chiesto lo stato di calamità naturale. Secondo la Coldiretti tutta l’agricoltura nel suo insieme ha subito danni da questo maltempo anomalo per circa cento milioni di euro.