In una nota all’amministrazione comunale il consigliere suggerisce interventi decisi per rilanciare il settore
CASTELLABATE. E’ stato approvato nel corso dell’ultimo consiglio comunale un regolamento per il commercio. Sul caso, però non sono mancate contestazioni da parte della minoranza con il consigliere Alessandro Lo Schiavo polemico per la mancanza di un confronto proprio con i commercianti prima di varare un regolamento per il settore. Così, in una nota inviata al sindaco e ai membri della giunta ha deciso di fare delle considerazioni sul tema evidenziando in particolare la necessità di portare al centro dell’azione politica il commercio di San Marco e dell’intero comune.
“Oggi viviamo di fatto un paese che commercialmente si basa esclusivamente sulla Torretta, escludendo da ogni considerazione il centro di San Marco ed il Pozzallo, dove insistono diverse attività commerciali. Esclusione dovuta ad una viabilità ormai passata, che ha fatto il suo tempo”, spiega l’esponente dell’opposizione.
“Chi viene a San Marco – aggiunge – scende dalla Torretta, transita per Corso Umberto I incrocia via Cuono, passa per Corso V.Emanuele ed arriva al porto”. Ciò escluderebbe il transito per la zona dove sono presenti le attività commerciali.
La proposta è di rendere a senso unico via Mazzini, con divieto d’accesso incrocio via Cuono per permettere al traffico veicolare di passare per il centro, creando un doppio senso di marcia all’incrocio via Cuono, all’inizio Corso Vittorio Emanuele. Infine, viene chiesto di istituire nuove aree pedonali e rivedere gli orari di inizio e fine; valutare una ztl per il Pozzillo per limitare il caos che si crea lungo l’estate.
Ma tutto ciò non basta, secondo Lo Schiavo. Per promuovere il settore, infatti il consigliere comunale ritiene necessario anche pensare ad una programmazione di eventi, creare un fondo per il commercio, stilare un regolamento che disciplini aperture e chiusure delle atitvità commerciali, incentivare i giovani che intendono investire nel settore, istituire un’apposita commissione, favori la nascita di una associazione di categoria, avviare progetti di valorizzazione del commercio, fissare regole per gli ambulanti, promuovere campagna pubblicitarie, tutelare i prodotti del territorio e rivedere il piano di viabilità comunale.