Ieri sera il rientro a Capaccio Capoluogo
CAPACCIO PAESTUM. Finalmente Nerone è tornato a casa. Il cane sottoposto ad atroci torture, sottoposto al taglio dei testicoli con un coltello e ritrovato la scorsa settimana agonizzante in una pozza di sangue con il muso chiuso da un filo di ferro, sembra aver vinto la sua lotta per la sopravvivenza.
Ieri sera ha fatto rientro a Capaccio Capoluogo: “era felicissimo di rivedere il suo paese e la strada in cui vive ma allo stesso tempo triste e si guarda intorno come non ha mai fatto, salta ad ogni rumore”, racconta Maria Teresa Di Fiore, volontaria che lo aveva trovato e gli aveva prestato le prime cure. In sostegno del randagio si erano mobilitate tantissime persone che avevano contribuito alle sue cure offrendo delle donazioni. Anche il sindaco di Capaccio Paestum Italo Voza aveva manifestato la sua solidarietà e la volontà dell’ente di sostenere i volontari. On line era partita nei giorni scorsi anche una petizione per chiedere che si facesse luce su quanto accaduto all’animale e si indagasse per assicurare alla giustizia chi era stato capace di compiere tali atrocità.
Questa notte, intanto, Nerone è stato in un appartamento, ospitato da alcune persone del posto. Le sue condizioni di salute sono in miglioramento: ha i valori del sangue ancora bassi ma il peggio è passato.