La proposta del comitato per la Sicignano – Lagonegro
Dopo l’annuncio del 13 aprile scorso, quando il ministro Graziano Del Rio ha comunicato una manovra del consiglio dei ministri che prevede la fusione di ANAS in Ferrovie dello Stato, si aprono prospettive interessanti per la Sicignano – Lagonegro. Secondo il comitato che si batte per la riapertura della tratta, infatti, “tale manovra potrebbe essere positiva anche ai fini della riapertura della ferrovia del Vallo di Diano facendo rinunciare ad Anas l’investimento passivo come quello della costruzione di ulteriori svincoli autostradali sulla neo A2/ Autostrada del Mediterraneo, sul tratto tra Sala Consilina e Padula dove già sono presenti due svincoli”.
“Due svincoli inutili graverebbero ancor di più sulle casse delle due società – spiegano – Stiamo parlando di 26,5 milioni di euro per il nuovo svincolo di Sala Consilina e 31,3 milioni di euro per il nuovo svincolo di Padula, per un totale di 57,8 milioni di euro, che sarebbero tuttavia più che sufficienti a riattivare il primo tratto della Sicignano-Lagonegro, lungo 25 km da Sicignano a Polla. Risparmiare soldi per gli svincoli e far ritornare il treno a Polla e nel Vallo potrebbe essere una prima risposta concreta alle istanze dei cittadini, oltre che una manovra intelligente e saggia dal punto di vista economico. Proprio la parte finanziaria è quella che più preoccupa FS, che pertanto deve valutare bene la maniera in cui spendere.