Stio: comune chiede di aderire a Città Slow

L’obiettivo di Città Slow è di estendere la filosofia di Slow Food alle comunità locali

Di Fiorenza Di Palma

L’obiettivo di Città Slow è di estendere la filosofia di Slow Food alle comunità locali

STIO. Il comune ha presentato richiesta di adesione a Città Slow, un movimento legato a Slow Food. La richiesta è stata approvata con delibera di Giunta comunale.

Le Città Slow sono quelle in cui si attua una politica ambientale tendente a mantenere e sviluppare le caratteristiche del territorio e del tessuto urbano, valorizzando in primo luogo le tecniche del recupero e del riuso, nonché l’uso delle tecnologie orientato a migliorare la qualità dell’ambiente e del tessuto urbano.

L’obiettivo di Città Slow è di estendere la filosofia di Slow Food alle comunità locali e al governo delle città, applicando il concetto di “ecogastronomia” alla pratica del vivere quotidiano. I Comuni che aderiscono all’associazione sono animati da individui curiosi del tempo ritrovato, dove l’uomo è ancora protagonista del lento, benefico succedersi delle stagioni; rispettosi della salute dei cittadini, della genuinità dei prodotti e della buona cucina; ricchi di affascinanti tradizioni artigiane, di preziose opere d’arte, di piazze, di teatri, di botteghe, di caffè, di ristoranti, luoghi dello spirito e paesaggi incontaminati; caratterizzati della spontaneità dei riti religiosi, dal rispetto delle tradizioni, dalla gioia di un lento e quieto vivere.

A sollecitare l’adesione di Stio a Città Slow è stato l’assessore Massimo Trotta, in considerazione del fatto che già da qualche anno il comune cilentano ha improntato la propria attività politica mettendo al centro coesione sociale, qualità urbana e buon vivere e sta valorizzando le attività agricole, turistiche ed artigianali. Con l’adesione al Movimento Città Slow si vuole implementare e migliorare le proprie politiche attraverso la condivisione e il confronto con altre realtà.

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