Rizzo alza i toni: consiglio usa metodi mafiosi
AGROPOLI. Bagarre in consiglio comunale. Le polemiche sono sorte quando il consigliere Michele Pizza ha chiesto all’assemblea che avrebbe dovuto discutere ben 21 argomenti, di modificare l’ordine del giorno. In particolare è stato chiesto di affrontare prima gli atti amministrativi, come le aliquote Irpef, Tasi, Imu, Tari, il programma delle opere pubbliche, i debiti fuori bilancio e il bilancio di previsione e successivamente le sette interrogazioni della minoranza.
Da parte di questi ultimi non sono mancate polemiche: per i consiglieri Vito Rizzo, Emilio Malandrino e Agostino Abate, le richieste di chiarimento su argomentazioni importanti, vedi l’ospedale e l’autovelox, meritavano una più ampia trattazione. Inoltre, sempre secondo i tre, spostare le interpellanze alla fine della seduta significava andare contro il regolamento. Per protesta, quindi, i consiglieri hanno deciso di lasciare i loro scranni e di sedersi nei posti riservati al pubblico.
Così, quella che ci si aspettava fosse un’assise lunga e infuocata si è trasformata in un consiglio lampo, in cui tutti i punti all’ordine del giorno sono stati trattati e approvati in pochissimo tempo. Il momento più acceso, però, si è vissuto nel momento in cui si sarebbero dovute discutere proprio le interrogazioni della minoranza. A questo punto, infatti, tutti i consiglieri di maggioranza hanno abbandonato l’aula, facendo venir meno il numero legale. Duro il commento di Vito Rizzo che non ha esitato a definire “Mafiosi” questi metodi. “Con quanto successo questa mattina in Consiglio comunale, l’ennesimo, triste, episodio di arroganza in sfregio alla legge portata avanti dall’Amministrazione comunale, si fa sempre più urgente una mobilitazione della parte sana della città per mettere freno a questa ignominia”.
Da palazzo di città respingono le accuse, “siamo gente seria”, dicono. Già alla vigilia del consiglio, però, il sindaco Franco Alfieri aveva lamentato la gran mole di interrogazioni presentate dalla minoranza, capace di interrogare l’assise “anche sull’oroscopo o le previsioni del tempo, senza pensare alle questioni davvero importanti”.