L’omicidio risale al marzo 2001
Chiesta la conferma della condanna all’ergastolo per Pasquale Cammarosano. L’ex direttore dell’ufficio postale della frazione Massa di Vallo della Lucania era stato già condannato dalla Corte d’Assise per l’omicidio di Carmine Novelli. Stando alle ricostruzioni dell’accusa l’omicidio fu commesso per impedire alla vittima di rivelare una presunta truffa sui conti correnti postali, poi emersa nel 2009, quando altri correntisti si accorsero che i loro depositi si erano assottigliati.
L’anno dopo il dirigente postale fu arrestato con l’accusa di omicidio. A inchiodare Cammarosano furono le impronte digitali rinvenute sui sacchi di plastica che contenevano il cadavere di Novelli ritrovato a bordo della strada per Moio della Civitella.
Nel maggio dello scorso anno i difensori Felice Lentini e Anacleto Dolce ribadiranno la loro tesi, secondo cui quelle tracce risultassero insufficienti per la condanna. Ora il sostituto procuratore chiede la conferma dell’ergastolo per Cammarosano, così come stabilito dalla Corte d’Assise d’Appello. L’omicidio avvenne nel marzo 2001, il giorno 7 il ritrovamento del cadavere.