Ancora emergenza cinghiali nel Cilento
CERASO. Emergenza cinghiali nel Parco. Sfiorata la tragedia a Santa Barbara di Ceraso. Un’intera famiglia a bordo di una Fiat cinquecento ha rischiato di finire in un burrone. La famiglia composta da padre madre e due figli, tra cui un bimbo di appena tre anni, stava tornando a casa. Erano a bordo della loro auto quando improvvisamente sono stati assaliti da due ungulati di grosse dimensioni. I cinghiali hanno saltato un muro di recinzione riversandosi in strada. I cinghiali non hanno esitato a scagliarsi contro la Fiat cinquecento. L’auto e stata ripetutamente colpita. Solo per fortuna non è precipitata in una scarpata di oltre dieci metri.
L’episodio si è verificato ieri sera intorno alle 22 in località Ischia. Il conducente nonostante la forte paura non ha perso il controllo. È riuscito a rimettere in moto l’auto e a riprendere il cammino. Sani e salvi sono arrivati a casa. L’auto è stata notevolmente danneggiata ma per fortuna per i passeggeri solo tanta paura. É l’ennesimo episodio di aggressione che le comunità del Parco devono subire da parte dei cinghiali. La presenza massiccia degli ungulati nell’area protetta è diventata da tempo una emergenza. «Sono anche io un cacciatore – dice il papà di Santa Barabara – conosco l’entità della problematica cinghiali, ma non immaginavano che potessero spingersi a tanto. Insieme a mia moglie e ai miei figli abbiamo rischiato la vita». Il Parco sta ultimando l’iter burocratico per dotate il territorio di una nutrita squadra di sele controllori per gli abbattimenti selettivi. Sono stati formati oltre 250 esperti cacciatori. Qualche giorno su iniziativa di un gruppo di appassionati è stato costituito il primo comitato ufficiale dei cacciatori del Cilento e Vallo di Diano. Obiettivo principale sarà quello di difendere gli interessi dei cacciatori cilentani che più volte hanno denunciato la poca attenzione nei loro confronti delle associazioni venatorie tradizionali. Realtà quest’ultime che non difenderebbero gli interessi dei cacciatori cilentani, anzi, molto spesso, il territorio cilentano sarebbe bistrattato a favore di altre realtà. La nuova realtà aderisce al Cst (Caccia, Sviluppo, Territorio), aderente a sua volta alla Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane.