Due dipendenti erano finiti in ospedale
ROCCADASPIDE. Oggi ha riaperto regolarmente l’ufficio postale di Fonte, contrada di Roccadaspide in cui, lo scorso lunedì, la presenza di una polvere bianca urticante rinvenuta su alcune missive aveva seminato panico. Si è sospettato che fosse antrace. Ricoverati, in via cautelativa, presso il locale presidio ospedaliero, per inalazione di materiale tossico, il direttore, P. C. di Roccadaspide, e l’addetto al recupero della posta nelle buche delle lettere, N.V. di Albanella.
Le due lettere in questione sono delle raccomandate indirizzate l’una alla Banca d’Italia, mentre l’altra ad una BCC locale. Le buste, su cui è stata rinvenuta la polvere, sono state sequestrate dai carabinieri, agli ordini del capitano Francesco Manna della Compagnia di Agropoli e repertate, in attesa di disposizioni dell’Autorità Giudiziaria. Sul posto, convocati dai colleghi della locale stazione, sono intervenuti anche i carabinieri del nucleo investigazioni scientifiche del Comando Provinciale che hanno provveduto a sigillare anche la cassetta postale collocata all’esterno dell’ufficio. I due dipendenti, invece, ricoverati nel reparto di Medicina, sono stati sotto osservazione da lunedì per seguire la profilassi sanitaria del caso. Ogni due ore sono stati sottoposti a prelievi ematici per verificare la eventuale presenza di tracce di sostanze tossiche nel circolo sanguigno.
È stato contattato il centro antiveleni di Milano e la centrale operativa per una consulenza con l’infettivologo. Sono in corso le indagini degli inquirenti per appurare la vera natura della sostanza rinvenuta e per accertare i motivi che hanno spinto i due dipendenti postali ad ispezionare le buste e a verificarne il contenuto.