Il candidato sindaco interviene sulle ultime notizie emerse durante la campagna elettorale
“Ogni mattina ci svegliamo e leggiamo le baggianate dell’individuo di turno assoldato per generare confusione tra i cittadini o per gettare fango sul sottoscritto. Perché questi professionisti dell’informazione non si dedicano a fare inchieste sull’abusivismo nell’area archeologica o magari sulle varie problematiche del territorio, anziché spendere il proprio tempo a incensare qualche parente?”. Non si fa attendere, di fatto, la risposta del candidato sindaco a Capaccio Paestum, Franco Palumbo, dopo le ultime pubblicazioni a mezzo stampa inerenti la campagna elettorale e l’annuncio della candidatura nel comune di Giungano, di cui Palumbo è tuttora sindaco, dell’ex sindaco e amministratore capaccese Paolo Paolino.
“Non possono certamente avere credibilità articoli firmati da qualche parente dell’attuale sindaco Italo Voza così come non si possono accettare le provocazioni di un pensionato al soldo del primo cittadino per oltre 50mila euro all’anno. – continua Palumbo – Farebbe bene a godersi la lauta pensione e lasciare il posto a qualche giovane, sicuramente più preparato e in grado di apportare un aiuto concreto per il territorio di Capaccio Paestum”.
Il candidato sindaco, Franco Palumbo, ne approfitta anche per fare chiarezza sulla legge 220/57 che stabilisce una fascia di inedificabilità all’interno della cinta muraria. “Continuano a ostinarsi, dicendo che una legge non può essere modificata – precisa il candidato sindaco – Non è assolutamente così e noi ci batteremo per far sì che Licinella, Torre, Santa Venere e Borgo Nuovo escano dall’area sottoposta ai vincoli di tutela della 220/57. Chi non si adopera per fare ciò significa che non sta facendo bene il proprio dovere e soprattutto non sta prendendo in considerazione le difficoltà dei cittadini. Non voglio discutere su chi nel passato avrebbe potuto farlo e non l’ha fatto, io sono una persona concreta e consapevole che questa legge può e deve essere cambiata. Chi dice che non si può fare sta nel torto marcio perché basta leggere la normativa. Se poi non si può cambiare per garantire gli abusi “eccellenti” è un altro discorso e non è in linea con l’interesse comune”.
Sulla riapertura del passaggio a livello di Capaccio Paestum, invece, è netta la posizione di Palumbo: “ Paestum sta sulla stessa tratta di Bellizzi, dove transita l’Alta Velocità e dove c’è il passaggio a livello. Mi spieghino, dunque, perché non può essere riaperto a Paestum?. Anche Pontecagnano aveva il passaggio a livello e lì è stato realizzato il sottopasso e successivamente chiuso”.
Il candidato sindaco respinge, infine, le accuse di aver chiesto aiuto alle sfere più alte della politica campana per la campagna elettorale. “Non ho chiesto aiuto a nessuno. – conclude Palumbo – Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, è una persona concreta e appoggia solo le amministrazioni in grado di dare risposte a cittadini, per cui non vedo come possa essere a favore di chi ha fallito nell’azione amministrativa”.