I dati rivelano acque straordinarie: solo due punti non raggiungono il massimo dei voti
Il mare del Cilento è tra i migliori della Penisola. Lo dicono i dati Arpac che per il mese di marzo hanno riconosciuto un vero e proprio record per il territorio: per la prima volta, infatti, le analisi rivelano qualità delle acque eccellenti in quattordici comuni su sedici. Solo due punti di balneazione hanno una classificazione “Buona” mentre una zona risulta non balneabile.
Capaccio Paestum è l’unico comune del territorio a non far registrare l'”Eccellenza” ovunque. Otto punti su sei ottengono il massimo dei “voti” mentre un gradino sotto, con una classificazione “Buona” si posizionano l’area di “Villaggio Merola” e “Ponte di Ferro”; per il comune della Piana del Sele in risultato comunque positivo che conferma la crescita degli ultimi anni. Eccellenza ovunque, invece, nel tratto di costa dei comuni di Agropoli, Castellabate, Montecorice, San Mauro Cilento, Casal Velino, Pollica, Ascea, Pisciotta, Camerota e Centola. In quest’ultimo caso passo in avanti lo fa “Cala Fetente” che fino allo scorso anno non superava la sufficienza.
Nel comune di San Giovanni a Piro, a Scario, l’unico tratto dei 100 km di costa cilentana a risultare non balneabile. Si tratta di quello compreso tra la Radice del molo di sottoflutto e Torre dell’Oliva. Qui la qualità dell’acqua è, dal 2013, considerata insufficiente.
Mare nuovamente eccellente a sud, nei comuni di Santa Marina, Vibonati, Ispani e Sapri. E’ proprio quest’ultimo comune a fare un importante passo in avanti rispetto agli ultimi campionamenti dell’Arpac. La città del Golfo di Policastro, infatti, nel gennaio scorso aveva ottenuto il massimo dei voti in quattro punti su cinque con il litorale del Lungomare risultato al di sotto dell’eccellenza. I rilevamenti dell’ultimo mese, invece, hanno permesso anche a questo tratto di ottenere il massimo dei voti. Una buona notizia anche in vista dell’assegnazione delle Bandiere Blu da cui Sapri fu esclusa a sorpresa lo scorso anno.