Allarme randagi in Cilento: i volontari: “in due anni raccolti cento cani”

"In molti li abbandonano in fagotti o scatoli, se non trovati sono destinati a morte sicura"

Di Sergio Pinto

“In molti li abbandonano in fagotti o scatoli, se non trovati sono destinati a morte sicura”

Dopo la segnalazione del branco di randagi nelle strade di Casal Velino molti residenti hanno palesato una forte preoccupazione, sperando in una rapida soluzione del problema. Dall’amministrazione fanno sapere che il canile convenzionato con il comune è sito a Montella e da lì partirebbe l’accalappiacani che dovrebbe, in primis trovare i randagi, per poi portarli nella struttura di ricovero. Un costo sia per l’arrivo dell’addetto alla cattura e sia per la custodia nel canile del randagio che, ammonterebbe a circa 2,50-3,00 euro al giorno.

“Deserving dog”, associazione di volontariato che lotta il randagismo, è di tutt’altro avviso: ” I cani randagi presenti nel territorio comunale sono di proprietà dell’ente il quale in collaborazione con l’ASL dovrebbe attivare la profilassi, microchippare, sterilizzare e reimmetterli in strada, diventando veri e propri cani di quartiere”. A parlare è il presidente dell’associazione di volontariato Francesca Lupo. Il randagismo o meglio quello dei cani vaganti, è un problema che parte dalle persone che abbandonano i cuccioli in tenera età ma anche malati oppure troppo anziani: ” In due anni di attività abbiamo raccolto un centinaio di cani -racconta Francesca – ritrovati per le strade e tanti invece abbandonati all’isola ecologica. Purtroppo, tante paesone hanno il cattivo costume di lasciare i fagotti o gli scatoli pieni di cuccioli, non trovati sono destinati a morte sicura, fortunatamente molti altri vengono adottati”.

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