Allergie, M5S Campania: Arpac non aggiorna i dati dei pollini

Ferma la stazione di Policastro: quella del Cardarelli fuori uso dal 2015

Di Comunicato Stampa

Ferma la stazione di Policastro: quella del Cardarelli fuori uso dal 2015

“Abbiamo inviato una segnalazione alla Direzione Generale per l’Ambiente e al neo commissario dell’Arpac per la riattivazione della centralina dell’ospedale Cardarelli per il monitoraggio dei pollini aerodispersi. I mesi compresi tra fine di marzo e giugno notoriamente rappresentano il lasso di tempo dove si registra il maggior picco di diffusione dei pollini e dell’insorgere di gravi allergie. Ci sembra alquanto assurdo che sul sito istituzionale dell’Agenzia regionale per l’ambiente Campania continuano a non essere presenti i dati aggiornati e le previsione della concentrazione di pollini sul territorio regionale”. Lo dice Maria Muscarà, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle che aggiunge: “C’è un grave problema di fondo: manca una rete funzionante di centraline per il rilevamento della concentrazione dei pollini e delle spore aerodiffusi”. “Addirittura la centralina la centralina installata presso la centrale turbo gas di Volla – aggiunge – registra il 36° giorno di valori di PM 10 oltre la soglia”.

“Per ogni regione dovrebbero, infatti, essere disponibili – sottolinea Muscarà – i bollettini sempre aggiornati e i livelli di concentrazione relativi alla singola stazione di monitoraggio”. “Ogni settimana Arpac dovrebbe raccogliere i dati dei monitoraggio – evidenzia la consigliera – e pubblicarli sul portale web per renderli disponibili alla pubblica consultazione”. “Sul sito www.meteoarpac.it, sul bollettino dei pollini aerodispersi, invece, l’Arpac in una nota avvisa: ‘le attività di monitoraggio aerobiologico di Arpac sono in fase di riorganizzazione e di rilancio’”. “Insomma il bollettino dei pollini attualmente si riferisce solo ai dati – fa notare Muscarà – di monitoraggio della sola stazione di Caserta, sita in piazza Vanvitelli sul terrazzo del municipio”. “Nei fatti manca la raccolta dei dati completa – spiega – non si è in grado di offrire un dato specifico, dettagliato e certificato”.

“Una grave carenza – prosegue – con conseguenze serie per chi soffre di allergia ai pollini (pollinosi, asma bronchiale)”. “In questo quadro desolante chiediamo almeno – dice Muscarà – la riattivazione della stazione per il monitoraggio, posta sull’ospedale Cardarelli di Napoli ferma dal 2015”. “Occorre rendere le sei stazioni ubicate a Benevento, Caserta, Castel Volturno, Napoli, Portici e Policastro – spiega – funzionanti e attive”. “L’Arpac deve produrre dati attendibili e certificati – conclude Muscarà – per la tutela e la prevenzione delle crisi allergiche di quei soggetti deboli – in particolari i bambini – esposti anche a gravi crisi asmatiche”.

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