Adriano Maria Guida: «Se muore il centro storico, muore l’intera cittadina»
Rivalutare i centri storici e mantenerli vivi», questo il monito di Legambiente. La famosa associazione, oltre a battersi per l’ambiente e la natura, ha infatti tra i suoi obiettivi anche la difesa dei beni culturali. I cittadini che vi risiedono spesso denunciano uno stato di abbandono sempre più dilagante ma i loro appelli rimangono inascoltati. Una battaglia che ha fatto sua anche il circolo legambientino di Torchiara, intitolato alla studioso Ancel Keys e che opera nell’Alto Cilento.
«Questo è un territorio che ha enormi e peculiari potenzialità – spiega il presidente Adriano Maria Guida – ma che fin troppo spesso non vengono sfruttate al meglio. Il turismo, importante volano per l’economia del Cilento, potrebbe basarsi su due fattori che insieme creano un connubio perfetto. Ambienti e storia in molti borghi del Cilento si fondono, dando alla luce un dualismo di offerta turistica quasi unico al Mondo – continua – ogni comune dell’Alto Cilento, da Torchiara a Prignano, da Lustra ad Ogliastro e tutti i centri dell’area del Monte Stella hanno un centro storico, un nucleo dove nel passato il paese ebbe origine»
«In diversi casi quei luoghi – aggiunge Guida – da punti nevralgici della vita del paese sono oggi diventati delle periferie abbandonate, sporche e in rovina, nonostante siano abitate, coi dovuti distingui e eccezioni ovviamente». L’invito di Legambiente è chiaro e viene rivolto agli enti comunali, al Parco e alla Regione: «Se un centro storico muore – sottolinea – l’intera comunità è destinata a morire in poco tempo. La disastrata situazione economica della cosa pubblica è ormai nota, ma nonostante ciò chi di dovere deve fare tutto il possibile affinché i nostri centri storici siano dei veri e propri tesori a cielo aperto grazie ai quali creare posti di lavoro per i giovani, contrastando disoccupazione e spopolamento».