Sul caso è intervenuto anche il consigliere regionale Gambino
Non tarda ad arrivare la risposta del presidente dell’Uncem Campania, Vincenzo Luciano, al presidente della Comunità montana Alburni, Pino Palmieri, che ha dichiarato di non voler aderire all’accordo di programma per la prevenzione degli incendi e dei dissesti lungo le strade provinciali nei territori dei comuni montani e di non voler più aderire all’Uncem (unione nazionale comuni comunità enti montani) Campania.
Aderire all’accordo è: «Un’azione che non comporta nessun onere aggiuntivo a carico delle CC.MM., anzi quest’anno vi sarà, su nostra richiesta, un ulteriore ristoro per le spese vive relative al carburante, segnaletica, ecc., fermo restante la formazione sulla sicurezza ai lavoratori forestali coinvolti, il coordinamento progettuale e di programmazione degli interventi, a carico dell’Amm. Prov.le di Salerno in un continuo rapporto con le strutture tecniche/forestali delle CC.MM» si legge nella missiva inviata dal presidente Luciano ai sindaci ed al presidente dell’Ente montano del Territorio degli Alburni.
«Sono stato sollecitato da molti sindaci ad evitare la storia dell’anno scorso, cioè la non sottoscrizione dell’accordo di programma. – dichiara il presidente dell’Uncem Campania- Alcuni di loro lo hanno comunicato non solo all’Uncem, ma anche alla Provincia, alla Regione ed allo stesso presidente della C.M. Alburni. Il sindaco di Aquara, Pasquale Brenca, per citare un amministratore che ha messo per iscritto la sollecitazione a Palmieri. Voglio ricordare che l’Ente Alburni è l’unico che non intende intervenire con azioni di prevenzione incendi e dissesti lungo le strade provinciali. Un accordo richiesto dalla Provincia, alla luce delle difficoltà oggettive che stanno vivendo, rispetto ad un problema come la viabilità, che tocca tutti sui territori interni e montani. La Regione, garantisce un pò di risorse aggiuntive, nei nostri piani forestali sono interventi già previsti, perché non farli? I nostri forestali sono preparati e formati per farli, e le altre 9 CC.MM sono pronte a rifare un’esperienza ritenuta da tutti positiva e che verrà siglata nelle prossime settimane anche nelle altre Province, in settimana tocca a Benevento. L’atteggiamento del presidente è incomprensibile, strumentale e demagogico. Che significa richiedere l’assunzione di nuovi operai forestali? Lo sa che c’è il blocco delle assunzione nella Forestazione? Sa che tutti i forestali vogliono poter svolgere più funzioni? gli OTD vogliono lavorare di più e fare più giornate e chiedono di essere stabilizzati? Il problema è che il presidente Palmieri è fuori non dal coro ma dal mondo del confronto democratico ed istituzionale. Non si è mai visto in Uncem, non ha mai partecipato ad un tavolo, non c’è un’Istituzione che gli vada bene, dal Parco alla Provincia, alla Regione. Chi è uomo delle Istituzioni si china sui problemi e cerca di risolverli, non si chiama sempre fuori senza mai poi proporre una soluzione. L’ Uncem ha solo sostenuto con convinzione una decisione assunta all’unanimità da tutte le CC.MM. e da tanti sindaci associati. Una decisione, una funzione che sono anni che rivendichiamo, tanto che sarà parte integrante del nuovo “regolamento forestale”, che la Giunta regionale sta per approvare, per avere finalmente una forestazione produttiva e multifunzionale. Cose che purtroppo il presidente della Comunità montana Alburni ignora, pertanto come UNCEM Campania, chiedo di conoscere l’effettiva volontà dei sindaci del territorio, anche in quanto componenti del Consiglio della Comunità montana, auspicando fin d’ora che si possa arrivare ad una condivisa e diversa posizione».
Sulla questione, però, è intervenuto anche il consigliere regionale Alberico Gambino il quale ha preso le difese del presidente Palmieri. «Trovo assolutamente sconcertanti le dichiarazioni del Presidente dell’UNCEM Luciano circa la sussistenza di un accordo di programma, con risorse aggiuntive nei piani forestali, finalizzato a consentire alle Comunità Montane di procedere alla pulizia delle aree a ridosso delle strade provinciali», ha detto.
«Il Presidente Luciano sa bene – prosegue – che la Regione Campania non ha sottoscritto alcun Accordo di Programma, che nessuna risorsa aggiuntiva è prevista nei piani forestali oltre quelle già ripartite per le ordinarie funzioni di competenza. Inoltre, è ben noto che l’accordo di programma, annunciato nella pomposa conferenza stampa del 12 Giugno 2016, è stato solo propaganda mediatica cui ormai ci hanno ormai abituati i governi della Regione Campania e della Provincia di Salerno.
Ancora, ed allo stesso modo, sa bene che utilizzare risorse dei piani forestali per supplire carenze dell’Ente di Area Vasta costituisce danno erariale ed illecita attività operativa cui fa bene il Presidente Pino Palmieri, con schiena dritta, a non prestarsi».
Gambino evidenzia come «alle ripetute denunce del Gruppo Consiliare Regionale FDI, la Direzione Generale Politiche Forestali (nota 6015 del 01 Marzo 2017) ed il Consigliere Politico Alfieri, hanno assolutamente negato sia la firma dell’Accordo di Programma da parte della Regione Campania, sia la finanziabilità con fondi extra piano forestale degli interventi a farsi.
Il Gruppo Consiliare Regionale FDI, di fronte alle inopportune dichiarazioni del Presidente UNCEM, esprime incondizionata solidarietà al Presidente Pino Palmieri cui garantisce il proprio sostegno istituzionale e politico nella battaglia portata avanti dalla Comunità Montana degli Alburni contro la Provincia di Salerno e l’UNCEM che mirano, per scopi solo politici, ad utilizzare gli operai forestali non per i compiti di pertinenza delle Comunità Montane ma per coprire inefficienze e limiti operativi dell’Ente di area vasta a guida PD».
«Contestualmente e pubblicamente – conclude il consigliere regionale – sfida il Presidente UNCEM ad esibire l’Accordo di Programma sottoscritto e a comunicare il dettaglio degli interventi in argomento finora effettuati dalle Nove Comunità Montane del territorio salernitano che entusiastiche avrebbero aderito all’accordo e che, nonostante siano state sollecitate da me più volte, tanto si rifiutano di comunicare. Se tanto non fa le Sue affermazioni rimangono VUOTE PAROLE e dimostrano solo l’uso delle Istituzioni e delle rappresentanze associative per fini di propaganda politica».