Testo varato dalla commissione ambiente
La commissione Ambiente della Camera ha varato il ddl di riforma dei parchi. L’approdo in Aula a Montecitorio è previsto per il 27 marzo. Lo rende noto il presidente della stessa commissione Ermete Realacci. Tra i punti principali del testo approvato il ”rafforzamento dell’impianto originario della legge quadro” sulle aree protette, anche rispetto al provvedimento così come uscito dal Senato; ”la reintroduzione del Piano triennale” per la programmazione; una ”maggiore trasparenza” per ”la selezione pubblica” dei direttori dei parchi nazionali e ”requisiti più rigorosi per la scelta dei presidenti”.
Inoltre – spiega Realacci – per ”la prima volta” si terrà conto delle ‘quote rosa’ per la composizione degli organi direttivi; e una maggiore corrispondenza alle direttive comunitarie ”per la tutela della biodiversità e per la gestione della fauna”.
Nel ddl di riforma viene anche ”introdotto il divieto di trivellazioni nei parchi e nelle aree contigue”, e di ”allevamento di cinghiali” per il ripopolamento. I piani dei parchi saranno sottoposti ”a Valutazione ambientale strategica, facendo entrare così nel procedimento i ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali”. Poi, ”i parchi avranno la facoltà di concedere a pagamento il proprio marchio”.