Continua il programma di tutela dell’area dunale
VIBONATI. Da anni giacevano sul litorale, abbandonate ora è scattata la rimozione. Parliamo di tre barche che si trovavano lungo il litorale di Villammare. Da tempo gli attivisti WWF ne chiedevano la rimozione considerato che le imbarcazioni si trovavano in un’area dove tra la sabbia spunta rigoglioso il giglio di mare. Nei giorni scorsi del caso si è occupata anche la capitaneria di porto di Sapri, diretta dal comandante Giuseppe Rivello, che ha disposto la rimozione delle tre imbarcazioni, di cui una bruciata ad opera del comune.
“Sotto – spiega Paolo Abbate, attivista del WWF – sono apparsi gigli di mare che con grande sforzo tentavano di uscire cercando la luce e il calore del sole”. Nell’area dunale di Villammare, è in corso un progetto per il posizionamento di paletti che serviranno a proteggere l’area. Il progetto sta per essere terminato con gli ultimi paletti uniti da una corda colorata.
“La tutela della duna – spiega Abbate – si è resa altresì necessaria dopo che sono improvvisamente spuntate a febbraio piante di Euphorbia di Terracina”. Si tratta di una specie a distribuzione strettamente mediterranea presente in Liguria e in tutte le regioni dell’Italia centrale, meridionale e insulare salvo che in Umbria. Nell’area metropolitana di Roma la specie è piuttosto rara e presente sui substrati sabbiosi, con maggiore diffusione al di fuori del raccordo anulare. Cresce negli incolti aridi, nelle garighe, sulle spiagge, nei pascoli aridi, di solito presso le coste, più raramente anche all’interno, con optimum nella fascia mediterranea. Il latice è velenoso: molto irritante per le mucose, può scatenare reazioni fotoallergiche.