Salvata la vita a un ciclista 63 enne del posto
SAPRI. All’Ospedale dell’Immacolata, un intervento di alta chirurgia toracica eseguito dall’equipe diretta dal primario Paolo Calabria salva la vita ad un noto professionista del posto, rimasto vittima di un incidente della strada senza apparente colpa, né coinvolgimento di terzi. Per la cronaca, è la tarda mattinata di domenica 19 febbraio quando due amici accomunati dalla passione amatoriale per le due ruote percorrono la SS.18 “Tirrenica Inferiore” in direzione Maratea; giunti in località Clivio il primo, all’improvviso perde il controllo della bicicletta, esce di strada ed impatta rovinosamente contro il guardrail. Il trauma è gravissimo! Nell’impatto, il malcapitato riporta lo sfondamento della gabbia toracica, fratture scomposte, pluriframmentarie, multiple di sei costole, della clavicola, l’esposizione della cavità pleurica, polmone sinistro e pericardio; precipitando giù nella sottostante scarpata. L’altro ciclista che ha assistito impotente alla scena, allerta il 118, che invia sul posto un’ambulanza di tipo “A”.
Raccapricciante, la scena che si mostra agli occhi dei soccorritori: il ciclista presenta una lesione complessa della gabbia toracica (squarcio), da cui era possibile vedere battere il muscolo cardiaco. Trasportato al pronto soccorso del nosocomio di Sapri, viene soccorso e trattato dagli anestesisti Ciro Saturno e Antonio Gatto che, viste le condizioni critiche del paziente, decidono di intubarlo; effettuati i necessari accertamenti il passo successivo è un delicato intervento chirurgico. Il paziente viene quindi preso in carico dal primario Paolo Calabria, che sutura ben tre lacerazioni del polmone, dopo aver bloccato la grave emorragia; quindi gli ricostruisce la parete toracica e lo stabilizza sia dal punto di vista emodinamico, che respiratorio. Un intervento delicatissimo stante le ferite gravissime, che dura quattro ore; al termine del quale le condizioni del paziente, sono stabili. Il polmone si espande normalmente e le condizioni cardio circolatorie si sono normalizzate; per cui si decide il trasferimento in eliambulanza presso l’Azienda Ospedaliera di rilievo nazionale “San Carlo” di Potenza, dove oltre alla Rianimazione c’è l’UOC di Chirurgia toracica, per eventuali trattamenti di possibili complicanze, stante la complessità delle lesioni riportate. In realtà a Potenza ad oggi, non è stato eseguito alcun altro intervento chirurgico. “Probabilmente – spiega il dott. Paolo Calabria direttore l’equipe chirurgica che ha salvato la vita al noto professionista del posto – il paziente dovrà essere sottoposto a un intervento di stabilizzazione della gabbia toracica perché in urgenza non solo non era possibile farlo ma non si doveva nemmeno fare.
L’intervento – continua il brillante chirurgo di San Giovanni a Piro che in quarant’anni di attività ha salvato tantissime vite umane – ha messo in rilievo la capacità di pronto intervento delle strutture di emergenza del nostro Presidio che hanno risposto brillantemente perché, ove si fosse perso del tempo, sarebbe stato fatale per la sopravvivenza del paziente! A ciò va aggiunto la capacità dei chirurghi in loco di trattare una patologia di traumatologia del torace che non è frequente; al contrario, è particolarmente grave se si pensa che oltre l’80% dei traumi toracici, si risolvono con l’apposizione di un semplice drenaggio. Si è trattato di un trauma “gravissimo” con sfondamento della gabbia toracica con un’imponente emorragia e l’alterazione di tutti i meccanismi della respirazione. Il paziente è a tutt’oggi intubato; è necessario che lo sia perché avendo subito una grave lesione della parete toracica va tenuto a pressione positiva garantita dall’intubazione tracheale. Nel corso del delicato intervento il direttore la UOC di Chirurgia generale dott. Paolo Calabria è stato supportato dai colleghi chirurghi Antonio De Filippo, Luigi Meucci, Luigi Bellizzi, dagli anestesisti rianimatori Ciro Saturno e Antonio Gatto, dagli strumentisti Mimmo Vassallo, Ivan Re ed Angela Sampogna. Ad onore del vero, va ricordato che in quarant’anni di onorato servizio, oltre al caso critico testè descritto, le esperte mani del primario Calabria hanno già trattato lesioni del torace in urgenza: lesioni del diaframma, lesioni del torace in associazione a lesioni di organi addominali conseguenti a traumi talvolta anche molto gravi, per trattare i quali ha fatto ricorso a tutta l’esperienza maturata sul campo negli anni. Il delicato intervento chirurgico ha dimostrato la capacità dell’Ospedale di Sapri e nello specifico dell’equipe chirurgica, della rianimazione e pronto soccorso di far fronte e trattare, qualora accadano, anche traumi molto gravi solitamente trattati nei grandi Ospedali ad alta specializzazione; il che costituisce un “esempio” di buona Sanità!