Incrociano le braccia anche gli operatori di scuola, università ed enti pubblici
Una mobilitazione mondiale per dire no alla violenza sulle donne. Con conseguenze per viaggiatori e pendolari. Mercoledì si annunciano grossi disagi per lo sciopero generale dell’8 marzo: 24 ore di stop del settore pubblico sottoscritto dai sindacati (Flc-Cgil, Usi-Ait, Adl-Cobas, Slai Cobas, Cobas-Confederazione dei Comitati di Base, Usb, Sial Cobas, Usb, Sgb) che aderiscono all’iniziativa nata in Sudamerica e nell’Est Europa e rilanciata in Italia dal movimento ‘Non una di meno’ contro la violenza di genere. Dall’Argentina e dalla Polonia l’agitazione ha ‘contagiato’ una quarantina di Stati in tutto il mondo. E’ stata voluto proprio in occasione della Festa delle donne, che mercoledì si asterranno (realmente o simbolicamente) dal lavoro e anche dalla “cura”, cioè dal lavoro in casa e per i figli.
Sono molti i settori in cui potrebbero registrarsi difficoltà per l’utenza: per la Flc-Cgil incrocerà le braccia il comparto scuola, università, enti pubblici di ricerca e alta formazione artistica e musicale. Si fermano anche i dipendenti di tutte le aziende pubbliche e private del servizio sanitario nazionale aderenti a Cub-Sanità.
E sarà un giorno nero per i trasporti, con lo sciopero che coinvolgerà treni, bus, tram, metropolitane e aerei. Lo sciopero Trenitalia inizierà a mezzanotte di martedì 7 marzo e si concluderà alle 21 dell’8 marzo. Ferrovie dello Stato fa sapere che le Frecce circoleranno regolarmente mentre i treni regionali potranno subire ritardi, cancellazioni e variazioni. Anche Italo è coinvolto negli stessi orari dalla mobilitazione: il sito della compagnia di trasporto pubblica la lista dei treni garantiti.
Lo sciopero generale dell’ 8 marzo coinvolgerà anche i trasporti aerei dalla mezzanotte di martedì 7 marzo alle 23.59 di mercoledì.