Ok al compostaggio di comunità, comune punta ad ottimizzare il ciclo rifiuti

Di Ernesto Rocco

Giunta ha risposto all’avviso della Regione Campania

SAPRI. La giunta comunale ha dato l’ok alla “compostiera di comunità”, in risposta all’avviso regionale per la presentazione di manifestazioni d’interesse a realizzare servizi in grado di ottimizzare il ciclo dei rifiuti e far schizzare in alto le percentuali di raccolta differenziata.

L’attività di compostaggio di “comunità” riguarda l’utilizzo di macchine di dimensioni ridotte, adatte al trattamento in loco di frazioni organiche prodotte da piccole comunità; tali macchine, si collocano tra il grande impianto e quello domestico (compostiera). In questi piccoli impianti il processo aerobico viene condotto e accelerato, rispetto alle compostiere domestiche, dal continuo apporto d’aria.

Per la definizione delle tipologie impiantistiche oggetto dell’avviso è assunto come riferimento tecnico il Piano attuativo integrato per la Prevenzione dei rifiuti che stima una produzione procapite di frazione organica pari a 91 kg/ab/anno;
Per il dimensionamento degli impianti, è stata ipotizzata la fornitura di due diverse tipologie, in funzione della capacità di trattamento:
– T2 con una capacità di trattamento di 60t/anno
– T3 con una capacità di trattamento 130t/anno.
La quantità della frazione organica intercettata e trattata con le compostiere di comunità, sarà certificata e riconosciuta con le modalità previste dalla DGR n. 384 del 31.07.2012, che stima una riduzione media di circa 250 grammi a persona/giorno.

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