Continuano gli appuntamenti live
«Abbiamo fortemente voluto ospitare due artisti tra i più importanti del panorama musicale italiano ed internazionale: è il regalo dello staff del Draft al pubblico cilentano. È grazie alla passione ma anche alla partecipazione che è possibile realizzare eventi di questa portata», dichiara Maurizio Sarnicola, direttore artistico del locale di Vallo della Lucania .
Da un lato abbiamo Omar Pedrini (mercoledì 29 marzo): storico cuore dei Timoria, Omar è una delle personalità più importanti del panorama rock italiano con una lunga carriera alle spalle che, da chitarrista, compositore e cantante della formazione bresciana, lo ha condotto a una carriera solista culminata con l’uscita dell’album “Che ci vado a fare a Londra?” (2014) in collaborazione con Ignition di Noel Gallagher degli Oasis.
Dall’altro lato abbiamo The Niro (giovedì 16 marzo), nome d’arte dietro cui si cela Davide Combusti. Cantautore romano dalla fervida attività artistica, The Niro viene notato nel 2007 a Londra, mentre apre un concerto di Carmen Consoli, e viene subito inserito nel catalogo internazionale della Universal. Viene inoltre scelto dal manager dei Radiohead, Chris Huffort, per cantare nel progetto Anti Atlas. Inoltre, negli anni, partecipa al Concerto del Primo Maggio, a Sanremo (nella sezione “Nuove proposte”) e al festival musicale Woodstock 5 Stelle.
Ad aprire il cartellone, invece, giovedì 2 marzo, l’artista israeliana Nomke, con la sua proposta fatta di alternative folk in bilico fra Sara Lov, Joni Mitchell, Regina Spektor e Ani DiFranco.
Si prosegue giovedì 9 marzo con un artista che gioca in casa: il cantautore agropolese Mico Argirò. Da poco uscito con l’album “Vorrei che morissi d’arte” (lanciato in anteprima esclusiva su RockON), Mico ha raggiunto in pochi mesi grandi traguardi, fra cui 120mila visualizzazioni del suo videoclip “Il Polacco” su Fanpage.it.
Giovedì 23 è all’insegna della psichedelia: a calcare il palco del Draft non uno ma ben due progetti. Ad alternarsi, il rock sperimentale di Al Berkowitz e quello di Northwest, con influenze che vanno dai Radiohead ai Portishead passando per compositori quali Debussy fino a Robert Wyatt.