Il vice presidente Cerretani: «il Ministero competente favorisca la partecipazione dei territori coinvolti»
Permesso di ricerca di idrocarburi “Monte Cavallo” sui Monti della Maddalena, a cavallo tra Campania e Basilicata: la Provincia di Salerno è contraria. A renderlo noto il neo vice presidente Luca Cerretani, che afferma: «In merito al progetto di ricerca di idrocarburi convenzionalmente denominato “Monte Cavallo”, la Provincia di Salerno ha preso una decisa posizione di difesa dei territori coinvolti ritenendo che la tutela dell’ambiente ha un valore sovraordinato rispetto alle finalità scientifiche e minerarie del proponente, anche in virtù delle politiche europee sulle aree interne che insistono nel Vallo di Diano».
Dopo 20 anni è nuovamente emerso il problema delle ricerche petrolifere sui Monti della Maddalena, a seguito della proposta fatta da Shell Italia E&P. Il permesso comprende 50,88 kmq in Basilicata e 161,02 kmq in Campania. I comuni compresi nel permesso Monte Cavallo sono: Atena Lucana, Brienza, Marsico Nuovo, Tramutola in Basilicata e Montesano sulla Marcellana, Padula, Paterno, Polla, Sala Consilina, Sant’Arsenio, Sassano, Teggiano in Campania. I Monti della Maddalena rappresentano tra l’altro le aree di ricarica idrogeologica dove l’acqua piovana e quella che deriva dallo scioglimento della neve si infiltra per alimentare le sorgenti. Anche in virtù di tali dati di fatto, per la Provincia la tutela dell’ambiente deve venire prima di ogni altra cosa.
«Si ritiene – conclude Cerretani – che l’istanza debba essere approfondita dal competente Ministero garantendo maggiori forme partecipative della popolazione e dei comuni interessati dall’intervento, assumendo ogni iniziativa utile ad applicare il principio di carattere precauzionale per un territorio che deve puntare nella valorizzazione del turismo rurale e delle produzioni tipiche quali capisaldi del proprio sviluppo locale».