Nei giorni scorsi l’inizio del processo
VALLO DELLA LUCANIA. L’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) si è costituito parte civile nel processo che vede coinvolto un 68enne del posto, accusato di aver ucciso dei gatti, avvelenandoli e lasciandoli morire in un terreno di sua proprietà. La decisione degli animalisti è dovuta alla certezza che questo processo possa segnare “l’inizio di una svolta anche sul terrario cilentano dove purtroppo ci segnalano molti episodi di maltrattamenti sugli animal”».
I fatti contestati al 68enne vallese risalgono al 10 luglio 2015. Tutto ebbe inizio proprio da una denuncia di un’associazione animalista. Quel giorno d’estate, l’uomo, dopo aver comprato ad un supermercato della carne macinata, si è lasciato scappare con alcuni clienti, la volontà di uccidere i gattini che gli recavano tormento. Alcuni volontari giunsero così nel giardino dell’uomo trovando sette gattini agonizzanti. Il caso fu segnalato ai carabinieri che con i veterinari dell’ASL effettuarono un sopralluogo. In seguito a quel fatto l’associazione decise di sporgere querela.