Comune spende 600 euro per evitare risarcimento di 300 euro, è polemica

"Un'offesa quotidiana ai cittadini che pagano regolarmente le tasse"

Di Gennaro Maiorano

“Un’offesa quotidiana ai cittadini che pagano regolarmente le tasse”

AGROPOLI. Sta suscitando non poche polemiche un atto dell’amministrazione comunale relativo alla nomina di un legale per la resistenza nel giudizio intentato presso il Giudice di Pace da una donna del posto.

I fatti sono questi: la signora E.A. sostiene di aver subito danni fisici in seguito ad un sinistro verificatosi il 19 giugno scorso in via Malagenia. La donna, stando alla denuncia, cadeva a causa della presenza di ciottoli sulla strada. Per questo ha chiesto un risarcimento di 350 euro oltre spese legali.

La giunta ha deciso di affidare l’incarico ad un avvocato con studio in Battipaglia, corrispondendogli 600 euro oltre Iva e cassa per la vertenza. Sul caso immediata è stata la polemica degli attivisti 5 Stelle i quali hanno evidenziato come sia paradossale che l’ente spenda per la causa più di quanto costerebbe il risarcimento. Qualora il Giudice di Pace dia torto all’ente, infatti, quest’ultimo sarebbe costretto a pagare in totale una cifra di tre volte superiore a quella richiesta dalla signora tra risarcimento e spese varie. “È un’offesa quotidiana ai cittadini che pagano regolarmente le tasse, che tolgono danari alla famiglia per la comunità. Non si può spendere il 100% in più della somma richiesta”. Questo l’amaro commento di Marco Cucco attivista 5 Stelle.

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