Mobbing alla Comunità Montana? Presidente Laurito replica alle accuse

Arrivano le precisazioni dell'ente montano dopo il servizio delle Iene

Di Sergio Pinto

Arrivano le precisazioni dell’ente montano dopo il servizio delle Iene

Dopo il servizio delle Iene, andato in onda il 19 febbraio scorso, il presidente della Comunità Montana “Gelbison & Cervati” Carmine Laurito si difende dall’accusa di Mobbing  demansionamento, lanciata da Rosetta Fierro, dipendente dell’ente da tantissimo tempo.

Nel corso del servizio, la iena Roberta Rei ha evidenziato soprattutto lo stato d’animo della dipendente che nel corso di questi ultimi 13 anni, caduta in uno stato depressivo a causa del mancato impiego nelle proprie mansioni all’interno dell’orario lavorativo. Significative sono le immagini che ritraggono la Fierro mentre si dispera seduta alla sua scrivania priva di mansioni da assolvere. Il Presidente Laurito non ci sta alla gogna mediatica e carte alla mano, attraverso una nota scritta controbatte quelle che sono le accuse della dipendente.

Di fatto il giudice del lavoro presso il tribunale di Vallo della Lucania con una sentenza del novembre 2016 ha escluso l’esistenza del mobbing, del demansionamento e di un danno psicofisico relativo al suo lavoro. La Fierro ha attribuito l’inizio del proprio calvario ad una domanda fatta in merito ad fattura presentata dall’avv. Valerio Rizzo riguardante il riconoscimento di un’indennità della propria posizione in qualità di segretario generale. Anche in questo caso, secondo la nota dell’ente, la Corte dei Conti ha ritenuto nel 2008 regolare il compenso erogato al segretario Rizzo.

Circa un mese fa, evidenziano inoltre dalla Comunità Montana, si è proceduto, attraverso una riorganizzazione del personale, a riassegnare la Fierro a mansioni e funzioni più consone.

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