Cilento, Rosetta Fierro a Le Iene: “da 13 anni costretta a non far nulla | VIDEO

Rosetta Fierro protagonista a Le Iene. Rivedi il servizio andato in onda su Italia 1

Di Debora Scotellaro

Rivedi il servizio andato in onda su Italia 1

VALLO DELLA LUCANIA. Il caso di Rosetta Fierro, l’impiegata della Comunità Montana Gelbison e Cervati originaria di Ceraso, è stato al centro di un servizio mandato in onda ieri sera dalla trasmissione Mediaset Le Iene. La donna in lacrime ha raccontato la sua situazione lavorativa che va avanti da oltre un decennio: secondo le denunce, infatti, Rosetta sarebbe stata vittima di mobbing e costretta a “non lavorare” per aver contestato una decisione giunta dai vertici dell’Ente.

Il servizio si apre con le immagini di Rossetta in lacrime, chiusa in un ufficio, sola, con il computer spento. La donna spiega alla Iena Roberta Rei la sua versione dei fatti che l’hanno portata a citare in giudizio l’ex presidente della comunità montana Gelbison e Cervati Adriano De Vita, attuale direttore sanitario dell’ospedale San Luca e il direttore generale dell’ente montano Valerio Rizzo, vicesindaco di Gioi Cilento. Sono 13 anni, racconta la protagonista del servizio, che il suo lavoro consisterebbe nel “non lavorare”. Una sorta di punizione per aver contestato una fattura di 20.000 euro che, secondo quanto afferma nel servizio, era destinata come premio da aggiungere allo stipendio del direttore generale Valerio Rizzo. L’ente per la dipendente non poteva sostenere quella spesa e “c’era il rischio di non poter pagare lo stipendio a tutti”.

Dopo quest’osservazione Rosetta Fierro sarebbe stata punita: avrebbe perso gli incarichi e trasferita in altro ufficio. Una condizione di demansionamento che l’avrebbe portata anche alla depressione.

La Iena Roberta Rei ha chiesto conferma della condizione di Rosetta ai suoi colleghi e qualcuno ha risposto in modo inequivocabile:” Chi si ribella fa questa fine…”. Alla fine del servizio uno dei protagonisti di questa vicenda, Valerio Rizzo, è stato condotto all’interno dell’ufficio della donna, la quale ha manifestato ancora una volta la sua disperazione. “Mi impegnerò affinché questa situazione possa scomparire rapidissimamente! E’ un impegno d’onore!”, ha replicato Rizzo.

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