Sparo al rivale per gelosia: rito abbreviato per i fratelli Iacomino

Sono accusati del tentato omicidio di Raffaele Carione

Di Paola Desiderio

Sono accusati del tentato omicidio di Raffaele Carione

AGROPOLI. Saranno processati con il rito abbreviato i fratelli Ciro e Gaetano Iacomino, accusati del tentato omicidio di Raffaele Carione. Mercoledì scorso, presso le aule del Tribunale di Vallo della Lucania, si è tenuta l’udienza preliminare. Raffaele Carione, trentacinquenne commerciante di Capaccio (rappresentano dall’avvocato Giangerardo Miranda) si è costituito parte civile. Il rito abbreviato è stato fissato per il prossimo 10 maggio.

L’episodio che portò all’arresto dei due fratelli, commercianti di pesce da anni residenti ad Agropoli, ma originari di Torre del Greco, avvenne la mattina del 23 giugno scorso.

Intorno alle 8 del mattino l’auto sulla quale Carione viaggiava assieme alla ex moglie di Ciro Iacomino fu affiancata da un’altra vettura dal cui abitacolo partì un colpo di pistola che colpì il trentacinquenne. Il proiettile, entrato dalla spalla, si conficcò in un polmone. Carione, nonostante la grave ferita, riuscì a recarsi al presidio Psaut di Agropoli, appena in tempo prima di perdere i sensi. Subito fu allertata l’eliambulanza che lo trasportò all’ospedale Cardarelli di Napoli dove fu ricoverato in gravi condizioni. Ci vollero diversi giorni prima che i medici lo dichiarassero fuori pericolo.

Intanto, grazie alla testimonianza della donna e ai filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona, i carabinieri della compagnia di Agropoli, diretti dal capitano Francesco Manna, nel giro di poche ore riuscirono ad identificare i fratelli Ciro e Gaetano Iacomino, rispettivamente di 37 e 21 anni, quali autori dell’agguato, avvenuto nella centralissima via Piave, in un orario di punta. I due, però, inizialmente risultavano irreperibili. Soltanto nella serata del giorno dopo, resisi conto di essere ormai alle strette e di avere le ore contate, si presentarono presso la stazione dei carabinieri di Agropoli. Furono accusati di tentato omicidio in concorso. A quanto sembra  Ciro era alla guida dell’automobile mentre Gaetano impugnava la pistola e avrebbe sparato all’uomo che era in compagnia della ex moglie del fratello. Il movente, quindi, che avrebbe spinto i due fratelli a sparare a Carione sarebbe stato la gelosia.

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