Sognare non costa nulla, ma la classifica parla da sé
E’ un’Agropoli in piena crisi quella davanti a pochi intimi sta preparando la proibitiva sfida di domenica contro la capolista Trastevere. Il girone di ritorno doveva essere quello del riscatto, invece si è rivelato un incubo. Nelle sei partite fin ora disputate dall’inizio dell’anno i delfini sono riusciti a portare a casa appena quattro punti, frutto di una sola vittoria (1 a 0 nel derby contro la Gelbison) ed un pareggio (0 a 0 in casa con il Cynthia). Sono ben quattro invece le sconfitte, con uno score da brividi: 15 gol subiti ed uno solo fatto, alla Vultur Rionero.
In virtù di questi risultati l’Agropoli resta impelagata in piena zona retrocessione con 20 punti, quattro in più delle ultime tre della classe (Cynthia, Ciampino e Madre Pietra). la zona salvezza, invece, è ora a -6 e la speranza di restare in Serie D senza passare dai play out appare sempre più un miraggio Lo stesso mister Gigi Sorianiello, appena una settimana fa subentrato a Pasquale Santosuosso, sembra già concentrato sui play out. «Abbiamo il dovere di sognare – dice il tecnico – ma al tempo stesso non possiamo non guardare anche la realtà, preparando la squadra ad affrontare i play out». La situazione non è facile: il mercato si è chiuso senza portare novità e lasciando in dote al tecnico una formazione con la media età più bassa del campionato. A Sorianiello, dunque, non resta che affidarsi al lavoro quotidiano e appellarsi all’ambiente per cercare di avere una freccia in più al suo arco. «Non sparate sulla croce rossa – dice l’allenatore – sappiamo che la situazione è complicata, tuttavia questo è il momento di essere uniti, abbiamo bisogno di fiducia e di credere nel nostro obiettivo».
Di qui l’appello alla piazza affinché dia un sostegno alla squadra, anche semplicemente andando al campo: «L’Agropoli in Serie D – ricorda mister Sorianiello – è un patrimonio di tutti, in Eccellenza non so che futuro possa avere». Proprio il futuro rappresenta un’ulteriore incognita. Della società, a restare al capezzale dell’Agropoli con maggiore continuità, è rimasto soltanto Francesco Magna. Il presidente Domenico Cerruti, invece, è sempre più distaccato dalle sorti dei delfini ed ha già annunciato che il suo ciclo è finito. «L’anno prossimo – rivela – passerò la palla, è giusto dare la possibilità anche ad altri di portare avanti questa squadra che ha cento anni di storia». Un obiettivo finale però resta, quello di «lasciare l’Agropoli in Serie D, dove siamo riusciti a portarla». Se non ci sarà un immediato cambio di rotta, però, il sogno non è destanato a trasformarsi realtà.