L’evento è giunto alla sua 47^ edizione
ORRIA – “Ramo spazio a l’intelletto e a fantasia…preparate na maschera e scinni miezzo a via!!!”, questo lo slogan del Carnevale Orriese 2017, giunto alla 47esima edizione.
Quarantasette anni che dimostrano la straordinaria passione per l’eredità dei Baccanali e Saturnali.
La manifestazione, una delle più longeve, tra le iniziative carnevalesche del Cilento, tra alterne fortune, ha saputo ritagliarsi un posto di primo piano, accanto ai, più ricchi e famosi, “Carnevali” di Agropoli, Capaccio, Ascea e Trentinara.
Il “Carnevale Orriese” si colloca quale appuntamento tradizionale tra i borghi dell’entroterra cilentano.
La festa popolare, organizzata ad Orria, conobbe il suo periodo d’oro negli anni Settanta ed Ottanta del Secolo scorso. La peculiarità del “Carnevale Orriese”, fin dalle origini, è stato il carattere rigorosamente artigianale dei preparativi.
Caratteristica riscontrabile nella realizzazione delle maschere, nel confezionamento dei vestiti, nell’allestimento dei carri allegorici.
Tutto veniva “creato” in loco, dagli artigiani e dalle sarte, utilizzando materiali “poveri”.
Una sorta di arte materica anticipatrice della green economy, tanto di moda nel nostro Tempo.
Le edizioni di quegli anni, videro contrapporsi, in un’accesa tanto sana rivalità, i diversi Rioni del paese (all’epoca, il dato demografico lo permetteva) ed i carri allestiti alla frazione Piano Vetrale.
La preparazione della sfilata, impegnava l’intera comunità per settimane, divenendo parte integrante della festa per la passione ed il divertimento che la connaturava.
I carri allegorici, non erano improvvisati, ma si ispiravano al Genius Loci, recuperando certi rituali agresti dell’antichità. Infatti, non era raro assistere alla rappresentazione caricaturale di antichi mestieri legati alla tradizione rurale cilentana.
La festa, iniziava nel primo pomeriggio e si concludeva a tarda notte con un ballo in maschera degno della Corte di Carlo VI.
Canti, balli, musica, carri allegorici e maschere libere, trasformavano l’intero paese in un tripudio di colori e risate, espressione della migliore rappresentazione della Commedia dell’Arte.
Altra particolarità che merita menzione, è legata al regolamento della sfilata di quegli anni. Il carro che vinceva il primo premio del “Carnevale Orriese”, rappresentava l’intera Comunità al Carnevale di Agropoli, unitamente al Gruppo Folk attivo fino alla fine degli anni Novanta.
Tra i fondatori e principali animatori del Carnevale Orriese, vanno ricordati: Edoardo Maio, Luigi Maio, Giovanni Passaro, Nevio Petrocchi, Vittorio Cairone, Antonio Santoro (falegname), Oreste Trotta (ideatore dei primi carri mobili), Domenica Mastrogiovanni e tanti altri compaesani.
Un accenno particolare lo meritano anche gli animatori della Quadriglia, ovvero: Quirino Mondillo, Pasquale Maio e Felice Mastrogiovanni.
Per l’edizione 2017, l’Associazione “Horrea Mea Video”, organizzatrice dell’evento, ha intenzione di riportare il “Carnevale Orriese” ai suoi originali splendori.
Si inizia alle 13:30 di Domenica 26 Febbraio con la sfilata dei carri allegorici per le vie del paese.
Previsti ricchi premi per le maschere libere (big e junior).