Cilento, dal Parco appello al Governo: subito un piano di gestione della pesca

Pericoli per la pesca nel Cilento, Parco chiede interventi. Proposto anche un tavolo tecnico con la Regione e i pescatori locali

Di Ernesto Rocco

Chiesto anche un tavolo tecnico con la Regione e i pescatori locali

VALLO DELLA LUCANIA. Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ha formalizzato la sua richiesta al Governo di intervenire per tutelare il settore della pesca nel Cilento. L’ente ha deciso di scrivere al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali facendo voti affinché venga avviato l’iter per l’adozione del Piano di Gestione della Pesca del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e perché si proceda all’istituzione di un Tavolo Tecnico costituito dall’Ente Parco, dalla Regione Campania e dai rappresentanti degli operatori locali per definire proposte condivise volte alla gestione, tutela e promozione della pesca.

In sintesi si concretizza quanto deciso nel consiglio dell’ente riunitosi nelle scorse settimane a San Marco di Castellabate per affrontare i problemi legati alla presenza nei mari cilentani di una volante monobarca. Quest’ultima, per tecniche di pesca, riesce a catturare quantità di pesce ben superiori a quelle della flotta locale determinando problemi non solo all’economia del settore, ma anche all’ecosistema marino.

La questione era stata sollevata da molti pescatori locali e portata anche all’attenzione del Governo e del Parlamento Europeo da parte di esponenti politici campani. Il Parco ha poi deciso di intervenire a sostegno dei pescatori locali. Di qui l’appello al Governo affinché intervenga in tempi brevi con una normativa chiara che tenga conto e tuteli le tradizioni e l’economia locale.

Inoltre viene chiesto al Ministero dell’Ambiente di farsi portavoce delle difficoltà che si potrebbero determinare senza una specifica disciplina del settore pesca per l’area marina protetta di Santa Maria di Castellabate.

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