Gli anonimi ” postini” per tre volte hanno fatto volantinaggio tra le tombe
SESSA CILENTO. Nel piccolo centro cilentano l’informazione, per così dire, passa anche dal cimitero. Da qualche giorno alcune tombe sono diventate, infatti, oggetto di volantinaggio rigorosamente anonimo. A beneficiare del “servizio porta a porta” sono state diverse cappelle private e, in particolare, la cappella della confraternita Castagneta – San Mango.
Un primo turno di distribuzione si era avuto circa dieci giorni fa. I cittadini che avevano rinvenuto i volantini, tuttavia, si erano limitati a rimuoverli dalle tombe di famiglia senza destare troppo clamore e, soprattutto, senza attribuire troppa importanza ad un gesto che ancora rimane incomprensibile ai più. Insoddisfatti della poca attenzione ricevuta, gli anonimi messaggeri hanno provveduto – così – ad un secondo e poi ad un terzo giro. Il volantino in questione si scaglia contro l’attuale amministrazione Chirico e tutti coloro che ne vengono ritenuti sostenitori. Di “ politico ”, però, si legge poco o niente: le argomentazioni non vertono sull’operato dell’amministrazione, piuttosto su questioni private e strettamente personali. Amanti e tradimenti sono il filo conduttore di quella che sembra essere una pagina della più discutibile tra le riviste di gossip.
Non mancano, inoltre, pesanti accuse nei confronti di alcuni ex dipendenti comunali. Il linguaggio utilizzato è dei meno forbiti e, in più punti, indulge al turpiloquio. Questa volta, però, i cittadini non ci stanno e sui social network arriva la condanna unanime. Tutti si dicono disgustati dall’accaduto.
A turbare maggiormente è stata la scelta del luogo; molti residenti lo hanno definito un gesto che profana il rispetto e il silenzio che andrebbero normalmente osservati in un cimitero. Sul profilo Facebook del consigliere di maggioranza Giuseppe Della Greca si legge: “La dialettica, il confronto anche aspro e acceso sotto il profilo amministrativo è sintomo di democrazia e crescita, tutt’altro invece bassezze e offese personali, sono sintomo di malattia e cattiveria umana.” Il vicesindaco, Gabriele Falcione, ha invece dichiarato: “ Si tratta innanzitutto di un atto di codardia. Nel cimitero non ci sono le telecamere di sorveglianza. Chi ha distribuito il volantino sapeva perciò di non poter essere ripreso, al contrario di quanto sarebbe avvenuto se lo avesse fatto per le strade del paese.” La disapprovazione arriva anche da esponenti dell’opposizione; il consigliere Vincenzo Marino non ha dubbi: “ Il gesto va sicuramente condannato; la politica è un’altra cosa.” Non è ben chiaro, dunque, quale sia la motivazione che abbia spinto ad una trovata del genere. Quel che è certo è che gran parte della cittadinanza si dice stanca delle solite rappresaglie post- elettorali che risultano ormai anacronistiche e, soprattutto, poco edificanti.